Volontà - anno XI - n.10 - ottobre1958

ANNO Xl n. 10 Ottobre1058 1 MALI DEL NOSTRO TEMPO u N GIOVANE compagno operaio, di ritorno da un viaggio nel Nord. Europa, non sapeva come riassumere le sue inipressioni sull'esposi– sione di Bruxelles. (< Sì, certo, è grandiosa; stupisce ma non entusiasma. L'ammirazione per tutto il meglio che là è stato raccolto e che rappresenta la tenacia, l'in– gegno, il lavoro di povoli di tanti paesi, non è disgiunta, però, da perples– sità e smarrimento. Si sente che non tutto quel progresso è amico dell'uo– mo e che 110n si identifica affatto con la civiltà. Basta pensare che la mise– ria non è stata cancellata da nessun paese del mondo e che nepp,ue il la– voro è stato assicurato a tutti; che persino i paesi ritenuti i più civili, non sono <mcora riusciti a darci un saggio di convivenza sociale in cui l'ingiu– .stizia e lo sfruttamento siano st<1tieliminar.i; che gli odii di razza espio• dono in tutto il mondo, e che tutti i popoli vivono continuamente sotto la minaccia di un'Apocalissi. Allora, tutte quelle opere che sono la testimo– nianza dell'enorme progresso scientifico, tecnico e meccanico, opprimono ed iucutono anche paura: si teme che esse un giorno divoreranno anche gli uomini che le hanno create >>. Sono le riflessioni che abbiamo fatte ed udite attorno a noi tutte le volte che in questi ultimi tempi venivmio annunciate le nuove conquiste della scienza che ci facevano misur(ire meglio la distanza che esiste tra il progresso e l'umano. Ma oggi molti confondono l'urto con l'altro, si ·accaniscono a seguire il progresso, senz'accorgersi che stanno perdendo la loro anima. I parroci, gli ecclesiastici, le persone nascoste ancora dietro il sipario che, in certe località dell'Emilia, hwrno costruito chiese, conventi, mona– steri, opere pie, teatri, dotato le parrocchie di tutto quello che occorre per diverti"re la gioventù, dalla TV ai bigliardi ed ai Hippers, accet.tando i mi– liardi di Giuffré senza paura di sporcarsi le mani, anch'essi hanno voluto .seguire i tempi e sfruttare. per i loro fini, lutto quello che il progresso po– leva loro offrire. Non hanno esitato a mettere la religione al servizio della politica; 513

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