Volontà - anno XI - n.8-9 - agosto-settembre 1958

un cannone; e vera iniedeltà que1la di scaricare la vendetta della nazione sugli esecutori materiali del delitto: e ciò, nonostante l'intervento di Ta– tiana Tolstoi, in nome di suo padre e di ,molti suoi discepoli, presso Pandit Nehru. L'omaggio reso a Gandhi dal Mon– do Occiclentnle fu quello di un evo– cazione corale cd esaltazione della sua concezione e del suo spirito. Ne colgo alcm1e note fuse insieme, rie– vocatrici del suo pensiero e della sua Anima grande. Gandhi non appartiene solo al– l'India: egli fu uomo universale; un nobile prodotto dcli' incontro del– l'Occidente e dell'Oriente; dell'anti• chissima filosofia religiosa indiana, della grande coltura europea e dcl– i' umanesimo ebraico-cristiano. TI suo « Ahirnsa )) non era di pura compassione passiva: non sola asten– sione dal nuocere ad alcun ess,ere vi– vente, - ma era attivo, pratico, ri– formatore e costruttivo. La Bhagavad Gita bramanica si incontrava in lui col « Discorso della Montagna )l; con Ruskin, con :Mazzini, Tolstoi. Egli fu il primo riformatore indiano che, dotato di spirito mod'erno, abbia va– lorizzato e concentrato le forze spi– rituali dcli'« Ahimsa )) con le tecni– che del << Satyagraha », della resi– stenza attiva per combattere e sop– primere non gii1 solo le caulve di– sposizioni clell'animo, ma anche le cause sociali, economiche e poli1ich"! del male, della miseria, del dolore: vero e< idealista prat.ico )), come si è definito. cc lo voglio spiritualiz:are la voli– tica », egli soleva dire. e< roi dobbia– mo opporre la pietà all'empietl1, la sincerità alla Calsità, la franchezza e In semplicità all'astuzia e alla fur– beria, il coraggio al terrorismo e al– !(> minacce ». Era sua preghiera quo– tidiana: e< Non nutrirò sentiment.i di astio verso alcuno: non mi rassegne~ rò all'ingiustizia, cla qualunque par– te mi venga; la falsità la vincerò con la sincerità, e sopporterò tutte le sofferenze cagionate da questa resi– stenza. Anche se il sagrifizio richie– sto sia la mia stessa vita, spero di essere preparato a sagrificarla >l. Questo, e null'altro, è stato il suo genio politico. Egli ha mobilitato le forze pii1 profonde dell'uomo, lan– ciandole all'attacco di strutture, di idoli, ,,pera della mano stessa dello uomo: e l'idolo dai piedi di argilla è crollato: l'uomo si è rivelato piìi forte ciel suo spettro. Il suo popolo ha giustamente in– tuito quale genere di grandezza fosse quella di Gandhi, attribuendogli il titolo di Mahatma, o e< Anima Gran– de»: grande perché in un'epoca CO· mc la nostra, ha osato di avere fidu– cia nella grandezza dell'uomo; per– ché ha compreso, con parole di Pan• dit Nehru - che: << Qualunque cosa sia Dio, qualcosa di divino c'è nel– l'uomo»: « something o( God in everyman )). Ed ora, a dieci noni di distanza dalla grande tragedia, si è affinata nella sua nazione la seusibiliti, ai ,,e. ri valori; cd essa si rende conto di quanto forte fosse la fede eia lui pre– dicata, che non si è spenta neppure con la sua morte; perché essa non (n tra,•asata dal suo animo, bensì Cn fat. ta affiorare dall1animo degli uomini e delle donne, che erano in sé costi• tu:ionalmente divini. La luce da lui accesa non era un faro isolato su di un monte, ma almeno nna fiam– mella nel fondo d"i ogni cuore. _Di 465

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