Volontà - anno XI - n.8-9 - agosto-settembre 1958

Ma il valore secondo noi pii1 so– stanzioso, benchè meno appariscen– te, della esperienza comunitaria, è il seguente. Per chiuuque abbia com– preso come l'importanza dei cosidct– ti fattori economìci e d'ambiente è tutta relativa, istrumentale e inter– mediaria, e come la felicità, l'ar– ricchimento e il raffinamento dei propositi umani dipendano anzitutto dalla volontà degli uomini e sono !i– mitati dalla struttura e dal coeffi– ciente di elasticità della loro psiche, le conrnnità costituiscono un campo sperimentale dell'idealismo e son per chi crede all'ideale uno stimolo di fede ed un monito di pru<fenza senza pari. GIOVANNI BALDELLI I DANNI DELLERADIAZIONI X E NUCLEARI La Commissione scic111ifì.ca, composta di 1S membri, che era !lata incaricata daUe Na– :r.ioni Unite, fin dnl dicembre 1955, di s1udiaré i rischi che pre9cnta110 le radiazioni ioniz– .tanti per l'uma11i1à, h:t pre9cntato nella prima quindicina di agosto il suo rapporto fir– mato ila scicntiati occidentali ed orientali. Una delle sue principali conclusioni è IC che og11imi,ura mirante e, ridurre al minimo la radiazione delle popola:.ioni contribuirà a ,alvaguar11"re la salute dell'uomo •· Il doeu111ento pubblicalo dalla Commissione dell'O.N.U. considera !Opratutto gli d– feui nocivi delle rndfazioni che si mrmifestnno con la leucemia e con gravi danni genc- 1ici. Le cs1>losioni a1omiche che sono già s1a1e faue hanno aumentato da 400 n 2.000 per anno i casi di leucemia e se continueranno potrebbero salire <li 500/6.000. Per i danni genetici, si è tro,·1110.che, eon1ill11a11clo le esplosioni, il numero di nuo,·e malattie aumen• tcrà di 500/40.000. Pi1·1ancora di questo rapporto, che a mohi è sembrato timido, sono i111prctsiona111i gli effeni tuttora gravi delle radia'l.ioni sui sopravissuti di Hiroshima. L'Ad1mata dei Refrattori (23 agosto 1958), in un articolo in occasione llell'anniver– sario del bombardamento atomico del 13 agosto 1943 (nel quale vi furono 78.150 di soli morti) dice che ad ogni anno « le commemorazioni dell'olocausto di Hiroshima si inte– grano di nuo,·e insospettate tragedie 1>. Jnfalli, la rivista Time (18-VII) scrive che nel– l'ultimo anno c'è stato un aumento di morti per leucemia (6S, contro le 20 e le 36 ri– spctii,·amcntc dei due anni precedenti), e che durante questi 13 anni su 32.000 nascite re– gistrate a Hiroshima e NagHaki, 5.333 (cioè il 16,66 per cento) sono state di bambini de– formi o di' nati-morti. Ma il danno maggiore è quello psicolOgico perchè In gente vive sotto il conti11110incubo di 1•ortare dentro di sè il terribile male. Può darsi che i go\'crnanti sos11enclano mome111anc:u11entegli CSJ1cri111e111i di nuove bombe atomiche do1•0 che la « Conferenza degli. esperti per lo studio delle possibilitci della rivelazione ckll~ violazioni di un eventuale accordo su uria sospensione degli esperimenti atomici» che si è tcnu1a a Ginevra nello scorso mese di luglio, con In p:1r1ecipa1:ione di es))cr1i occidc111ali cd oricn1ali, ha dichiaralo che il controllo delle cs11losioni atomiche è sem11rc pouibile. Auguriamoci che ciò :wvenga, e che In sospensione sia solo il primo passo per met– tere al bando l'energia nucleare da usi di guerra. E ,•isto che non ci poMono pii1 essere sistemi di difesa, che le frontiere Ira paese e paese sono cro11atc di fronte ai moderni meni di ntlaeco, e che il nemico può sempre essere raggiunto in lutti i modi (persino passando sollo la calotta polare, come l'ha dimoslrato il rccenlc raid del Noutil1u) spe– riamo che i governanti !rovino il modo di fare un uso migliore dei progressi della scienza. (Ma anche il popolo ha il dovere cli contribuin·i, facendo sentire energicamente la sua volontà cli p11ce). 463

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