Volontà - anno XI - n.8-9 - agosto-settembre 1958

tà degli uomuu. Egli non attaccò mai la classe dirigente perchè il suo era un messianismo spirituale. Ma i poteri costituiti temevano, e quan– to, che una volta sottratta l'ooima alla rcHgione, il loro potere sugli nomini e sulle cose sarebbe cuorme– menle diminuito. Se poi i più dei cristiani si adattavano all'ordine sta– bilito, gli era perchè consideravano lo Stato un male necessario. provvi– sorio, un'istituzione « che è capace $Olo di afferrare l'uomo nella .5Ua esteriorità, che si cura $Opratutto delle cose materiali e che può agire $Olo per mezzo d'imposi::ioni vio– lente », ma che presto si sarebbero liberati di esso perchè il messaggio di Cristo si sarebbe realizzoto nel mondo. A tal proposito il Troeltsch nelle « Dottrine sociali delle chiese e dei gruppi cristiani » 1 dice: « l'at– teggiamento conservatore non deri– vava affatto da amore e stima per le istitu::ioni ma da una miscelo. di di• spre::::.o, cli sottomi$sione e di rela– tivo riconoscimento; esso perciò ad <ml.adi ogni sua sottomissione ha di– stru,tto l'impero romano, straniando le anime dai suoi ideali» e poi « il Cristianesism.o nonostante il .mo at– teggiamento conservatore divenne J>rincipio di una i111m.e11sa rivoluzio– ne spirituale e più. tardi anclte ma– teriale, giuridica e i1Uitu::ionalc ». E ciò è quanto di 1>ositivoci por• IÒ il Cristianesimo: l'essersi messo nei conCronti dello Stato in un otleg• giamento critico se non di aperta o– stilità, l'aver riconosciuto le insuf– ficienze e deficienze dello Stato nel 1 • Dottrine sociali delle chiese e dei .gmppi cris1iani ». voi. I, Firenze 19-H. risolverE- il problema sociale, nel considerare poi lo Stato come qual– cosa di superabile, come una realtà transeunte e non come <1ualcosa di onnipotente e trascendente come era nel mondo romano. L'insegnamento di Cristo nei confronti della posi– zione della chiesa di rronte allo Sta• to è, quindi, chiaro. Ma quante posizioni lalse ha pre– so storicamente la chiesa veno lo Stato: è capitato che la chiesa si è messa al posto dello Stato o ha ac. cettato e sostenuto ciò che di male ha fatto lo Stato, com'è accadulo nel– h storia recente con la suo politica di fronte al m1zismo, al fascismo ed al franchismo. E' certo che in tutti i tempi, dal Medioevo ai nostri giorni, la chiesa n!fìciale ho cercato di di[encfere in. tcressi temporali quando li aveva e ha cercato con tutti i mezzi anche illeciti, di riacc1uistarli quando li a– veva perduti. La sua preoccupazio– ne maggiore è stata sempre di sai. ,•agunrdare il potere temporale an~ che se a volte è sccsn in diiesa dei valori spirituali dell'uomo. La chie– sa cnttolicn, è oggi una for-i:a enor• mc perchè ha l'nppoggio dei poten. ti del mondo intero, dei detentori di ricchezze e di comnndo. Essn ha dimenticato che Cristo aveva detto: « E. più facile che wi. cammello pru– si attraverso la cruna cli un ago che un ricco entri nel regno elci cieli ». ella sua orgnnizzazione interna, è tuta società politicizzata, accentrata e gerarchicizznta al massimo men• tre si sa che Cristo era contro l'au. toritit e le gerarchie. Chi sono al1ora i segnaci oggi di Cristo? Chi i veri cristiani? P1ERO R1cc10 439

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