Volontà - anno XI - n.7 - luglio 1958

LA TEORIA Dl DARWIN E LA GIUSTIZIA e ON quc..~10 titolo La Revue Sc.ic,uif,quc (28 gennaio)' pub– blica un capitolo di uu"opera che è in corso di s1nm1>u: Le lotte nelle :1ocietà umane e le loro fa:si succes– sive clc-1 Vovicow, La questione trnt– Htl. .:t in C(lH'Sto e:apilolo è mm delle 1>iì1 dilrnttutc in questo rnouicuto, e, senza dubbio , uun delle più in- 1crcs1rn111i per impcre in che cosu 1·onsistc 111 ;iuii;1i:.d11, qunl è il prin– ci1>io fondt11ncntale della condotta unrnnn, o, in nitri termini, qunl è il 1 Qu(',tO artirolo ;. la 1nduaionc di 1111a nota hililinJrafica rhe il Mtrlino puhblic-i1 nel fn_,;ciC()lo ili marzo 1ld 1893 ddb rivi. sta M:lga l..aS<X'ii,,:No11rf'lle. Nello •tcuo anno I' nella •tf'fla ri, i•la appan-ero i •uoi Ire ,aq:i .-ullo S~nttr. t'he f('lno stati ri– sl■11111■ti nd ,·olumr • Co1ttt:1iont: nitit'a dd ' 6riali.t.mo lil~rl■rio •· di ttttnlf' J)llb• hlic-uiont'. OttupandMi ili 11ue•lo libm. il prof. Albrr10 Bertolino, uno ilei mauinri rap11tt-M:ntanti della l"ultura univer-itaria italiana. cosi ti f." e,preMo in 111eri10a tali 1a1111i:• No11 mi 1>■rt' cht' ri si• in Italia •hra rrilin • llllt'Jto t(H"iolo,o in~ll""C', 111 qnall", per 1)rofondi1ii e ri«l1ezu cl'itlec. 1>0ssa rt,-Jt,t'rf' il ronfronlfl enn lo •!tulio merliniano. • '1:ll11 prohlematira dei •:IJt./fÌ in 1>arfl1" rirnlra il rontc11u10 cldl"1rtic-olo qui ri11rodo110, in rui ~i ronfu111 1'111,plic11, ,;ione :11llon in vo,i:11tiri 1l11rwi11i•nrn nlln !O<'iologia. ,. rol quale il Merlino c-omplt•ta 111 JH1a critica nlle c-onrezioni i11tlivith11tli!li• rhe del po•itivi11110 evoluzioni,iico. Hi11!:r:1ti11mo A, Vtnlurinì di 1vrrci man• d:uo 11ue~1•nr1iC"olo (n.d.r.), 3i8 rapporto delle leggi sociologiche con le leggi biologiche. Il ~ovicow comincia dal coru;tata– re l'apparente contraddizione tra la legge biologica della lotta per J'csi– i-tenza e la vittoria dei forti e In leg• ~e sociologica eh(' ci dirnostru che <1unnto pili lo ci,•ilti1 avanza, muto 1>illil debole è rispetlato nei 11uoidi. ritti, Lanto meno i for1i c1-el'citano !"oppressione; e insiiue mollo sulla ucccssitù di trovare wrn conciliazio– ne. La sua propria 01,inio1w è che la lcgf!:e di Darwin è perfotlumente vera, e che è di win ap1>licazione univen-ale in biologia com(' in 80· ciologia. Nelb 1011a, secondo lui, è la giustizia. La vittoria tocea $em– prc ai piti alti; soltanto bisogna comprendere che i 1>ii1 alti non 80no puramenie e semplicementC" quelli che posseggono la forza fisica. Altra ossen•azion<' importante: il pii1 at• to è il meglio adatto al proprio am– biente e non il pit1 perfetto dal pun– to di vista assoluto: « Questo non è ~empre l'essere pit1 elevato della ..,-ala biologica ». Jn c1uei:to modo ~i 1doca un p() :-1111. la p:1rola atto. il cui significato è ,11u11110 mai vago. Il piit atto esscn• do il pili udano all'ombicnH·, il pii1 adallo essendo colui che so1>ruvvive (11011 abbiamo altro mezzo per iiu– dicnre in che consiste l'at1it11dine o l'adattabili1à), perciò il l)iù atto è colui che so1>ravvive e colui che so•

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