Volontà - anno XI - n.7 - luglio 1958

ques1a grande varie di popolo pri• ma csilia10 nell'agnosticismo e neJJa rassegnazione. Poi un fecondo lur• bamenlo di coscienze, l'insofferenza per 1a prigione mentale del dogma, al qunJe fa risconto un'uguale in• sofferenza nel campo a, 1 \'erso come già abbiamo notalo. L'analisi di questo iruporlante fe– nomeno che è il crollo dei mili po– trebbe riempire interi l'Olurui ma ho voluto soltanto fare un abbozzo. ren– derne l'idea, Si dirà: ma alJora que– sta reahà che tanto crilicatc è in fondo una reahà positiva, queste forze poliliche che voi lanto a"ver– sale producono risultati positivi. Se il crollo delle barriere ideologiche ora dcscrillo è frutto della politica impcrialisla su scala mondiale e dei due parlitoni su scala nazionale, se (JUesto uviciuamenlo di masse pri– ma os1ili e q·uesta ansia di supera– mento è frutto di questa politica, al– lora bisogna considerarla buona e sosteuerla. No. L'imperialismo e i suoi par– liti sono slati trascinati su questo terreno dalla forza delle cose e sono essi Slessi i peggiori nemici delle nuove reahà che han creato. La ripresa delle ostilità imperia• liste o il trionfo dell'intolleranza cle• ricale sarebbe un triste ritorno al passalo, una terribile ricaduta. Alle minoranze progres11is1e ed im1ovatri– ci il compito di ('llpire In nuova real– tà, interpreiarn(' l"nn::.io di supern– mento e SO$pingerla verso il suo av– venire. ALBERTO MORONI E' MORTO MARCEAU PIVERT Tuna la i:tampa anarchiu ha rciO oma@~io al 1Jociali1a M. Pi\' e.tl mor10 il 3 giu– gno 11.s, a PariJi;i. Egli era .:1a10 ~r mohi anni ~e~re1ario de.I Par1i10 5oeialina fran .. cese (P .. O.), ma ne era poi ncuo ,e;;pulso pe.rchi non poleva acce.Ilare mnno\•re e rin– ncgame.nli che. Jiconora, 1 ano il MM'iolismo.FondO, prima dell"ullima guerra mondiale. un l!UO 1iartilo socialista e dopo la fine ddla guerra il Circolo 7.immervald e la rivista m~n- 8ile. Correspondences Sod.a!istct rirca fonte di documemazione e prc:r.io ~o legame nel campo de.i movimenti !O('ialisti libe.rlari inlnnuionoli. Egli fu sempre 11111if'o ,lcgli a– nard1ici e durnn1e la guerra spagnola. non tenendo ronto del J\'011 int<'rve,ao dei go– verni socinlis1j e demotratici dell"Octidentc, deste intera la gu:1 fn11crna ~olidarie1:i ni combancnti !pa,noli e. forzando lt- lrontierr. inviò camion carichi di merce 1>rezio•a f)f'r il po1>olo1pa@nolo. Si adoprò prr 11iutarc i rifti,iati che erano !lali coslrrtti a fu!gire il rcg.ime 101:alilario dei loro paesi. Fu dal lontano Messico nd 1914. dove egli si trovava, cht' ti arrivarono le prime 11arole di incoraggiamento per il nOAlro l11voro inlHO a fu rina~ere l'anlll''t'hismo in llalia. dopo il vrntennio fatti1-t■ e la !IICrr11. E fu uno dei primi a dird la !"li■ s1leraou iu un mondo pieno di .sole. in 1m 01--.:enirr bello a condi:ione. di .saper attinsere in noi Jtcui le enersie dello .salt'e::a. I noliziar-i che allora ci inviò così rie.ehi di nolizie, ci spabncarono porle e 6nes1re sul mondo intero. M. Piverl fu un vero 1ocialist■ che com• bnnt' tutta la sua vita per la gi1111itin11ocialee fu uc.mico di 11ual.siusiaulorilarismo; fu un vero intcrnn:ionalisla e combatté lucidamcnlt" contro luttc le guerre, e (u innanzilutto 1111 nomo di cnraucre. La sua tcompan111 immatura ci addolora profondamcnlc. Alla sua cowpagna, che ne condivigc 11 fede e le speranze, va la no~ln !imparia e. la nourn 101idarie1à in questa 111aora d'angoscia. V 377

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