Volontà - anno XI - n.6 - giugno1958

I disordini ali' interno Molti con[ronli sono stati faui Ira la situazione del maggio 1958 e quel– la del (ebbra io 1934. Sono sia li fin troppo numerosi, così che essi han– no evilalo ogni analisi seria degli avvenimenti presenti. Gli appelli senlimeolali e i calorosi maniCesti permeltono di mobilitare dei sello• ri della popolazione mcnlre le vere ragioni sono ahro, 1 e. Cè un solo punto comune Ira le due epoche, ed è questo: le molleplici opera,:ioni del– la strada, le campagne di propagan• da, le attività « pulschistes » hanno lo scopo di coniare sulla ... scena par• lamentare. Il Parlamento« sovrano • diventa il punto d'incrocio delle for– ze non-parlamentari pcrchè gli inte– ressi conservino ugualmente un'ap– parenza di legalità. Le larghe maggioranze riportale da Ptlimlin non esprimono una po• litica ma sottolineano l'asscnu di politica di Pflimlin almeno per ciò che concerne l'Algeria. Uno dei voti massicci che ei [u prima della con– Ccrenza stampa di Dc Gaulle ( la pri– ma), era in reall8 il semplice rifles• so di diCcsa dei « sistemati » di tutti i partiti davanti alla minaccia d'una liquidazione dei vantaggi lentamen– te accumulati dopo la liberazione. Ciò non significa che la maggioran– za governativa sia trovata. Nessu• na politica è prevista per la situa– :r.ione finanziaria che, fra Ire mesi, con l'esaurimento dell'ultimo presti• to americano, sarà catastrofica. Nes– suna riforma profonda è 1>revista dei circuiti commerciali, ostrniti da qualche centinaia cli migliaia d'in– termediari inutili. Nessun risana– mento dei sistemi di produzione è progettato. Se nessuna <li <rueste ri• forme fonclamenlali non è applicata, non rimarrà che una politica facile cli restrizioni di cui i lavoratori (a. ranno 1c spese. L' atteggiamenlo operaio Dopo il colpo di Algeri, le orga– nizzazioni sindacali libere hanno sta• hili10 dei eontalli (C.G.T. • Force Ouvrière, Confederazione dei sinda– cati cristiani, Federazioni autonome dell'insegnamento) ed hnnno deciso di difendere ]e istituzioni repubbli– cane, contro tutte le minacce fasci– ste, minacciando lo sciopero genera• le. Era questo un atteggiamento effi– cace in regola con la tradizione sin– dacalista. Ma oggi non si tratta sol– tanto di difendere la Repubblica. ma di riformarla. E se le organiz– zazioni libere dei sindacati voglio• no nello stesso tempo proteggere la popolazione da una minaccia (asci• sta ( poco seria nel territorio metro– politano) e dalle manovre comuni– ste ( che sono moheplici e non tuttf': passano attraverso il canale del par– tito), avranno qualche probabilità di pesare sugli avvenimenti, solo di– fcndendo cd imponendo una politi– ca di riforme operaie con la parte– cipazione delle organi1.zazioni ope– raie con una vasta campagna d'infor– mazione. Se questa opportunitìt non è affer– rata, con coraggio e decisione. la de– gradazione del sistema_ politico :o• cialc francese condurra necessaria– mente a delle soluzioni che saranno antioperaie. Le prospettive atlunlmente aperte sono: - La « corruzione )> del gover-

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