Volontà - anno XI - n.6 - giugno1958

a) Salario e bor$0 di llud.io li. celi/e. Di pochissima entità per non gravare eccessivamente il bilancio. ma sufficiente per non escludere dai benefici dcli' insegnamento medio gli studenti poveri. E molto severa. mente amministrato. b) Un sol-Otumo liceale, in mo– do che il liceo possa essere tutto il giorno a dispos.izione deJlo studente. e) Dotare il liceo degli ambienti necessari per tutte le auh•ità giova– nili: sport. di\'ertimento, 11udio. inveatigazioue, etc. cl) Ordinare l'insegnamento in plll11i ra::ionali, e nel loro ambito e per attuarli, lavorire la libertà creatrice dell'alunno, senza esimer– lo dalle sue rcsponsabiliti1. e) St.irnolare l'a.ssocia::io11e .SJXm.• tanca dei giovani, che J>Otranno prendere a loro carico molti dei ser– vizi che 1>roponiamo, perfino <1ucllo dell'inciso o. /) EMere severi nella scelta <lei pro/euori, che dovranno a,•vicinani allo studeule altra\'erso il ris1letto che po88ano ispirare e non im1>0rsi con sanzioni o cattivi voti. 8) Abolire il sistema degli esa- mi. so:ftitucnclolo coll 'osservn:r.ionc del lavoro dell'alunno. h) Dar voce allo 81udenle nella amministrazione della sua casa di studio, con il 11is1emadei « Claustri » la cui organizzazione è già slata pro. posla dalla nosl ra Federazione. ,) Adattare la metodologia dello insegnamento al principio secondo il quale il migliore iuscgmnnento è quello fermentale, quello che stimo– la l'osservazione libera e senza pre– giudizi, quella che induce al dubbio come metodo d'investigazione. /) Meno programmi rigidi, mi– nor quantilà di nozioni da « impor– re"· minor conlrollo dello sludio impo.uo . meno disciplina da ca._--er. ma. In cambio: liberlà nella dire– zione cd esecuzione dello sforzo, niu- 101 consiglio, osservazione costante cd esigenza di serie1à uel lavoro. k) Per ultimo, dal liceo deve wcire un giovane colto, con voca– zione sperimentata. con at1i1udini interne per impadronini di una professioue o d'un lllC!Liere. e C'On autodiiese suflìcienli perchè tale professione non lo isoli e imbarbari– sca: un uomo adauato e nello stes~o tempo, libero. JoRCE: A. EmuooNEA Segrc1ario 11crlo IIUrlio dei Problcrni dcll'J11scg:n11me1110 Secondario L I B R I RICEVUTI L11c1 Hoou.1.1. / pre.ti in coued,o. Edi,. Parcnri. Fittn:t~. 1958, pagg. 32?. L SOO. Ai anno J ,co,1arrr1. Il filo d,· Aria,i,in • Xicordi di "" uomo po/irico. Edi-.. Pa– n-nti. J,'irc11u. 195i. pag:g. 176. I... MO. llfllllt:NT i\1011111 ...0"· Il ,ùtemo pnrlum.-nta– rt• i11~l1••r. Opcr" Nuove. lloma, 1958, 111,1~. 63, t. 300. FRI.ICR h•1•01,1To. t°i"llrfllOma P. fo ,,ol,'t,'rtr 111,rfour.- i111litwr1. O,,~re Nuo,·r. Roma, M58. ll•P:it• 95, L 300. A. 11.,_ .. 1-in:n r D. Scc•E. l..o Coopnotfra ,li lfontof,.nilt,-, Un e$~ri,n,-nlo di N>n• 340 tlu:ione asricolo nf'I Canorese. Fa..~icolo lJ'" ddla serie • DMumcnti •· dd Ccntr~ di Sociolo~i• di lv~•. 1958. 1•,,c CuELFAT. Problrmi tlellu teori11 tt0- 11omicadt>lla N>OfH'ra:ion,.. fucieolo 14° d~II• !Crie • n<M"umrnli 11, f'Olllr il 1>re– t·cdcntc. G10:,cc10FF./\OALTt:,,, Il 1mpolo .wvnmo. La 'uo,·a ili1li11. firr11u•. 19!i8. pap:p:. 223, L. 1.000. lht.'\'ATO G10110,no, Il merrato romune e i 111oi problf'mi. O1w-n- 'uf'l,~. lloma 1958, pa,::f". 81, L. 300.

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