Volontà - anno XI - n.5 - maggio 1958

ge scrina, il costume sono leggi ,!ella ,·i1a che impongono la loro 1irannia. Il pel'5opaggio più impor1an1e del libro e Don Cesare, un ricco 11rol'rie1ario di !erre, uomo di cultura e filosofo a 111odo ,;uo, mantiene in vila la giurisdizione fcu1lalr-: ha il dirino !lclla (f prima notlc ll q\1anclo una delle !,Ue donne si s11os11,può :were tulle le donne che lavorano JlCr lui; 1mò mcllcrc limiti al 1>olere degli slessi ra111irc• senlanli della legge. E' uno dei 1>ochi che nel paese non subisce la legge, ma in vi1:1 sua anch'esso l'ha subila da una do1m11d1e ama\'a. li Commissario di 1,olizia impone, per eccesso di zelo la sua legge (non quella che dovrebbe ap1,licare) a,I un oJJeraio ,·o– munista al quale nega il 1111ssa11ortop<'r– chè rifiurn di strappare la tr-ssera di ade– sione al par1i10, ma subisce la leJ?:~t; di una ragaz1.a vergine della quale si è i~,·a– ghi10 ma che non può avere pcrchè <'ssa mette un prezzo, che egli non J>UÒ pagare, alla sua verginità. 11 giudice Alessandro condanna i con1adini-hraccian1i perchè ave– vano occupalo le terre ineohc, ma suhis<"c la legge della moglie che non l'ama più. Ma chi fa la legi,i:c a t1111i nel villagir:io è Matteo /Brigante che è fiero di essere un violatore di vergini, pur avendo commesso un dclillo d'onore per vendicare una sua sorella che era slala ,,iolata. Egli controlla tutto quello che accade nel paese: rhi fa l'amore e <"hinon lo fa, chi ruba. chi con– lrabbanda, la 1,olizia cd i ladri, chi Hlld<' e chi compera cd a ttitti chiede un « prc1.• zo », cd un prezzo <"hicde anche cpmndo non deve s11i11rc. In ques10 gioco di simazioni complesse e di comportamenti umani, il furto di mez– zo milione di cui era stata vittima un ,,jJ. leggiante ni7,zero, che è l'e11isodio ccn• trale ciel libro, non ha più moha impor– tanza. Avvincono, invece, i personaggi, la gente del luogo <'hc ,,are a vohe antica quanto la sua s1oria tanto che qualcuno ri– conosce 1wlla ,:oce di clii canta quella del– le sooerdotes.~e della Vc11ercd'Uria: il 11or– to con i suoi 1>cscatori e villeggianti es1ivi; la piazza del paese dove lulla la vita :si svolge ( il miglior osservatorio di ~fallco Brigarlle), con le ragazi:e che aprono la passeggiata quotidiana, facendo dc,ggio dri loro vesliti; con il giovanotto che hn sca– tenalo l'amore in una signora Bouvary c~e lo spia dietro le imposle di una fines1ra: con i guaglioni che con qualche colpo for– tunato riescono ad im11orre la loro legge; con il c11nto dei carcerati che si fa senlire in dare ore clella giornata; con la lunga e 1ris1e fila dei disoccupati, silenziosi cd im– mobili ehe hanno « disin1J)arato di vedere,, e aspettano invano che qualcuno li 10l1!:a al loro forzato ozio ... t:, insomma quella 11itida fotografia di uomini e <li ambicn1e che il libro riesce a dare. Ma, finita la lellura e quando non si è più sollo la suggcslivi1!1 dello slile, si ri– mane disorientati dall'amoralità d'un am• hiente in cui la sessualità pare al cenlro lii tutla la vila. Ci si accorge allora della rr-ama del romanzo: tipi, costumi, falli so– no scelti pcrd1è sì i11<1uadrnno in quel gran– ile gioco della legge che, secondo R. Vail– land, regola tutti i rapJ)orti umani. La sc11- sibili1à, la profonda umanità che caratte– rizzano la genie del Meridione, non si ri– trovano nei 1>en;onaggi del libro. Perciò si accetta il giudizio di Guido Piovenc: è uu hel romanzo. ma non è la descrii:ione di un ambiente sociale reale, SCHWEITZER Rispettoperla vita E:1lii:ioni di Comunità Milano, 1957 G. B. Non <"'è bisogno di fare una presen1a- 1-ionc cli Alberi Sd1wclzrr. cli 11uesto gnrn• dc umanitario <'he dotato di eccezionali virtì1 d'ingegno e cli <'uorc. professore. pi·n• satorc profondo, appassionato mu.'liei."la, scie1uia10. medico, abbandonò la sua vira 1·omod11 di europeo. d1e gli 1les1inava tut- 1; gli 011ori possibili. per andare a ru– rare la genie di colore onde lenirne il do– lore fisi<"o e rcrrare di slrapparla alla sua ignoranza. alle sue superstizioni ed ai suoi errori. Nell'.Arriea equatoriale. a nord del Congo e sul fiume Ogowe, a LambarenC, fondò il su ospedale. l'unico che esi.'lte in un raggio di circa cinque miglia. Questo 283

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