Volontà - anno XI - n.4 - aprile 1958

A N T o L o G LETTERE INEDITE DI MICHELEBAKUNIN Cara, buona amica, 1 A NON SIA adirata con me, pcrchè non Le ho scritto per tanti anni e non at- tribuisca il mio lungo silenzio nè alla dimenticanza nè a11'ingratitudine. Rcichcl ed io Le siamo nffcziouati come prima, e pensiamo a Lei sempre con immutato affetto e rispetto. - Oltre alla pigrizia, che è il mio peccato originale nazionale, 111olte altre ragioni hanno contribuito a far sì che io non mi focessi pili vivo con Lei ... Non mi sono aucora assestato, sono alla ricerca ancora sempre della vita e della verità, e quando alla mia età non si è ancora nati, non si ama parlare molto di sé stessi. Del resto non deve assolutamente pensare che io disperi, o che abbia pt'rso il coraggio di vi. vere, o che abbia mancato in qualunque punto .alle mie prolessioni di fede di un tempo. - Al contrario, credo di averle coosolidate, - solo che Pa• rigi, almeno al momento attuale, non è il posto giusto per sentirsi veramen• le vitali; - ci si sente rinchiusi in questa città, malgrado la sua vastità e grandezza; ~ ,·a troppo male qui, e a lungo non potrà continuare così neanche qui. - Se le mie finanze me l'avesserv permesso, questa estate sarei venuto senz'altro da Loro in Svizzera; ma 11.nchesu questo punto, so– no arrivato solo all'inizio di una soluzione, e non ancora ad una vera so– luzione, - e così devo ancora pazientare; l'anno prossimo spero però di poterla visitare senz'altro, ed allora si potrà convineere di persona, cara amica, che non wuo cambiati nè il mio affeuo per Lei, nè la serietà dei miei dorzi e de11a mia volontà. Riceverà questa lettera tramite una signora russa, nata tedesca, madre del mio amico Herzen; eua trascorrerà alcuni mesi in Svizzera e sapendo che sono coslì conosciuto, mi ha pregato di darle rlel!e lettere di raccoman– dazione; - la posso raccomandare soltanto a Lei, non avendo altri amici in Svizzera; Follen, da quando mi conosce, è diventato un mangia.russi. _ Sono convinto che la madre del mio amico Le piacerà e che Lei saprà con• quistare la sua simpatia. Mi è molto dispiaciuto di non aver potuto visitare più spesso Sua figlia a Parigi e di non averle scritto insieme a Lei; mi fu allora impossibile, ave- 212

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