Volontà - anno XI - n.4 - aprile 1958

CONVERSAZIONE TRA AMICI 1 L'ITALIANA IN ITALIA Ringra.::iamo vivamen/e Anna Caro/alo di avere ca.sì eenUlmente e co11 tanta sollecitudille ri.sposto alle domande che C.B. le rivolgeva nella rccc11sio11e del libro tt l,'l1<11ia,1a i11 l1alia 11c/1e i lettori 1rovcrar1110 in 11ueuo Messo ,wmero della rivista. La risposta clie potremmo dare ud A. C. è la stessa clie demmo a Gaetano Salvemi11i. ili occa.~ione delle precede11ti cle::io11ipolitiche e che 1liumo a Citi/io Daria i11 occa.fio11e d,i quelle i,i corso. Clii cretle ,iello Stato, 11A!llesue istituzioni, ed è un sincero rlcmocratico, è fo. gico che lavori con la $pera11za di rendere più democratioi l'mw e le ahrc, Ma per c/~i, come noi, crede clic i modi di pen.wre ed i costumi si evolvo,io al di fuori ed anzi contro le is1i11uitmi e&iste11ti, trova ,w. guliva l'a.:ia,w sva/10 ,iell'ambito e in subonlinazio11e Mlle suddclte iuitu:io11i, anclie se 11uafche risultato immediato poua venir11e. Sappia– mo clic proprio per questo siamo co,uiderati degli « uto1,i&1i 1.1, ma sia– mo co111e11fi di aver11c scoperto un ullro clic è u11 sociaUsta, morlo ,iel 1955 a Parigi: Andrea Ca/fi del ,,uale pul1Michiamo, ÙI ,1ues10 s1euo numero, lo scriuo: 11 Piolr., i.za e Soa'alità •· V. Cara Berneri, LA RINGRAZIO di cuore della recensione che ha voluto dedicare a <cL'J- taliana in flC1lia», come fece per uCittadù1i sì. e no». Lei è una Jettrice acuta e attenta e si sente che j) suo giudizio nasce da una precisa cono. scenza del libro di cui parla e da una gran passione per l'argomenlo che ha scelto di trattare. Non la vedo recensore « d'urtìcio », ma sempre re– censore per « scelta » e questo mi lusinga, perchè i miei libri hanno avu10 la fortuna di interessarla. Dunque, sorvolo su tutti gli elogi che lei mi fa e che io gradisco e mi fermo sulle obiezioni che assai opportuna– mente lei ha posto in fondo al suo articolo e che hanno avuto il pregio di fam1i ancora una volta riflettere. Innanzi tulio, L'Italiana i,i ltalill - come lei sa - copre un periodo di oltre dieci anni, va dal '44 cioè dai giorni in cui Roma fu liberala, al '55, quando fes1egginmmo il decennale della Liberazione. Dico questo, per. chè cerio il libro riflette le passioni e le speranze di quei 1ernpi, specie nella sua prima parte, passioni e speranze che via via si attutivano e si spegnevano, allo spettacolo della involuzione reazionaria che si veniva 163

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