Volontà - anno XI - n.4 - aprile 1958

VIOLENZAE SOCIEVOLEZZA. LA ML,\ TESI è ehe un « movi. mento • il quale abbia J>Cr 800· 1)0 di os!ilieurnre agli uomini il pa– ne, ht lihertit e la !)&ce, e quindi di abolire il 11alarinto, la subordina– zione della 110,·ietit agli apparati cocr••ilivi dello Stnto (o del Super– stato), In separazione degli uomini in (1 l'inssi )) come pure in nazioni stranic·rc (e po1cnzialmcntc ostili) I' 1111n 1111' nllra, deve rinunciare a consid('rarc come ulili, o anche pos– sibili, i mezzi dclln violenza orga. nizzala, e cioè: a) 11insurrezione ar– mata; b) la guerra <·ivile; e) la guer– ra internazionale (sia pure contro Fliiler, o ... Stalin); cl) un regime di dittatura e di terrore llCr « conso– lidare • l'ordine nuovo. La ragione prima - tratta dalla cspericn?"a e dal semplice buon sen– so - (' d,e tali mezzi sono ineHica– ei, e anzi C'OnduC'onoa risultati op– posti a quelli che ci 11i proponeva– no. A 1ale argomento - « utilita. rio •· !'òC t1i vuole - 11ene aggiungo– no parcC'C'hi altri: ~li uni conlerma– ti dai pC'nsieri e sentimenti unani– mt"mcntr nutriti 11in da quando gli uomini romincinrono a riflettere 1mlla ('ondi~done umana, gli altri im– posti dalla situazione 11enza prece– clrnti in cui si trovano i due miliar– di di nhitanli del pi11nc111 Terra alla metà clr:I secolo ventesimo. I !e:::~ 10 ro~:e i•::tr:~~!n~: 11 :u;: quanto la violenza medesima, men– tre l'esaltazione di questa è sicura– mente un prodotlo abbastanza recen– te di stati d'animo che abbiamo Seri motivi di considerare artifìci11li, o anche morbosi. lo credo drn Simonr Wcil abbia ragione cli St'Orp;cre in fondo all'Iliade e ai tragici greci lo orrore per la violenza. li buddismo non sarebbe rim1cito a conquistare un cosi. gran numero di proseli1i 11e non ci fosse stata una corri111>ondenza intima fra i suoi prccelli e un senli• mento diffuso fra le masse popolari. Si hanno buone ra~ioni di supporre che durante l'e1à neolitica (durala forse pi\1 di cento secoli) una pro. fonda pace regnar;ir;ie rra quelle ('OntU• nità sedentarie: dei selvaggi inneo. ri armati di bronzo. e poi di ferro, vennero in seguilo a riempire il mondo di carneficine e di glori11 guerriera, dif{ondendo quell'ebbrez– za di cui i Re d'Astiiria e i Khan mongoli segnano i pila tipici paro!• sismi. Nel corso dell'ultimo lun,:co SC't·o– lo, dai coscritti de-ll'Anno H agli SS hitleriani, ai marescialli !laliniani e ai generali del tipo Patton, l'umani– tà occidenlale (senzn parlnrr del Giappone, e della Cina « novatrice e guerriera») ha ~perimentato in • d11: Tnt11>0 IH'<'5tntc, a, lii, 11.1, gl!nnaio 1958. 172

RkJQdWJsaXNoZXIy