Volontà - anno XI - n.2-3 - febbraio-marzo 1958

laborare con gli agrari, il più piccolo dei partiti borgh~i. Attualmente i sociali.sti occu1xmo 106 dei 231 seggi della seconda camera; in compenso liamw la maggioranza nella prima camera la cui soppressione era un. vec. chio obiettivo del partito. Poche settima,w fn gli agrari abbandonarono la coalizione. Si for– mò wi governo di minoranza. composto soltanto di ministri socialisti. I partiti starmo raggruppando le loro forze per le elezioni generali dell'ottobre 1958. Può darsi, però, che il Riksdng si sciolga prima. La causa della crisi sta iri una controversia di ordine puramente so– ciale (e questo è mi cm,:otipico del.la Svezia). Se è vero che u,tte le rifor• me sociali realizzate sino ad oggi sono state nell'i,rsieme l'opera•comune di tutti i partiti, si presenta ora u11asituazione un pQ diversa: sul pro• blema di una rwova << pensione di servizio » il cui principio è stato ac• cettato da tutti, si è formai.O mi fronte sociale d'o11posizione rappresentato grosso modo dalla massa operaia e dai padroni. In Svezia, tutti i cittadini JJercepiscono a partire dai 67 a,mi la CO• sidetta « pensione popolare >) che è uguale per tutti. A ttualmenw è di 1800 corone a,m,wli per ogni individuo (3.000 J>Cr marito e moglie). Nei prossimi cinque anni salirà a 3.500 corone (e a 5.400 per marito e moglie); inoltre, il suo aumento è in relazione all'indice del costo della vila. Que• sto è il sistema di pensione iti vigore. L'attuale cxmtroversia si riferisce ad 1111- sistema sr1,pplem,mtare, chia• mtito (( pensione di servizio ,> il c11,i fine è di garantire ad ogni ciuadiu.o una pensione equ.ivalente al 60 per cento delle entrate del periodo lavo• rativo. Mentre la pensione popl.are in vigore è paga.la dallo Stato, il si• stema nuovo progeuato, mulrebbe in funzione dopo un. certo periodo di tempo, si svilupperebbe in alcuni decenni finchè non avesse raggiunto il fine previ.sto e sarebbe finanziato dalla. produ:ione corrente, praticame11,.. te con premi versati dai padroni. La controversia verte J>rùtcipalmènte sulla questione se la nuova pen• sione di servizio dev'essere obbligatoria J>er tutti i cittadini, stipulata dal– la legge, o se dev'essere facoltativa sulla. base di contratti individuali o collet-tivi. I socialisti ed i sindacalisti della L. O. (sindacale affiliata alla C.J.S.f.,.) sono favorevoli alla soluzione obbligatoria (soluzione 1). I liberali e con loro fo, maggioranza dei padroni pensano elle la ba.~e del nuovo sistema debbano essere i contratti collettivi tra i J>adroni e i sindacati (solu:ione 3), e gli agrari raccomandano i con.tratti individuali tra i salariati ed i padroni nel caso in cui i primi lo desiderino (soluzio. ne 2). C'è tma profonda divergenza, inoltre, tra la. solu.zione 1 e 3 sulla quest.ione di chi deve ammfràstrare i capitali che si formeramw attraverso il mwvo sistema. Nel 1990 i fondi della pensione saliranno a circa 60 miliardi di co– rone. I socialisti propongono che questi, fondi siano mnministral-i da umi commissione cornposta di 3 rappresentanti sindacali, 3 delega-ti 1xrdro11alie 3 funzionari di Stato. I partigiani della soluzione 3 desiderano, però, che <1uestifondi rùnangario sotto i/. controllo degli industriali. e dei 1xrdroni. 148

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