Volontà - anno XI - n.2-3 - febbraio-marzo 1958

li provocano hanno funzione sussi– diaria come quella di levatrice. Que• sta creazione della vita che si chia– ma « fotto » anche dietro le aue ap– parenze piìl disastrose (perchè la vita non ha pietà delle sue forme fisiche) racchiude un valore positi– vo che bisogna conoscere perchè il Inno possa essere superato. Conosce. re il passato per poterlo superare: ecco la missione della Storia. È difficile scorgere l'elemento po– sitivo di un fatto quando le nebbie della passione ancor s' agitano at– torno ad esso e l'avvolgono, ma è certo che il nuovo assolutismo tras– se la sua (orza proprio dalla condan– na di un passato che già stava mo– rendo negli animi e nelle cose, con idee fossilizzate in ideologie e par– titi. La crisi di queste idee crn dif– fusamente sentita e si dimostrò sto. ricamcnte col non a,,cr saputo resi– stere all'assalto di pochi mani1>0li ai quali non 01>posero che una re~i– stenza frammentaria senza iniziati,•e organiche. Se un principio vitale vi fu in questi fotti che portarono nl nuovo assolutismo, esso (u certa– mente nel bisogno di liberarsi da un passato cadaverico che però non sfociò nel superamento (che non è negazione ma sintesi) e s'irrigidì nell'antitesi trascinando 1'umau.itì1 nella crisi pi\1 violenta. I problemi dell'imperialismo furono risolti sul piano politico dal regime fascista ma alla sua potenza espansiva OCCOT· rcvnno radici ben pi\1 profonde; gli istituti del dominio non sono mai ahbastanza solidi se ad essi non tii ('OtHfuis11mole coscienze. Una ntto– va fode e una nuova concezione di vita occorrevano per realiz1.arc pie– namente le sue esigenze assolutiste 96 cd attivizzare in suo Cavore Jn gran~ de incognita delle masse proletarie. Fu a questa profonda e davvero grandiosa esigenza di dominio che rispose il nazismo e se il fascismo si esaurì nei suoi termini politici trionfando con l'acquiescenza delle masse, esso ispirandosi ai più an. tichi insegnamenti mistici trionfò con l'entusiasmo delle masse. J<"'a– scismo e nazismo Iurono due mo– menti di uno stesso fenomeno in cui il secondo fu la continuazione e il completamento del primo; non a torto essi riconobbero la loro con– sanguineità storica e non a caso la umanità li ha seppelliti insieme - maledicendoli - in un comune bi– nomio. Il nazisruo fu fenomeno es– senzialmente religioso: religioso nella sua croce simbolica e religio. so nel suo contenuto. Esso volle es– sere l'irruzione nei fotti umani del– la volont.1 cosmica che si op1>0ne all'evoluzione dei mondi e degli es– seri verso la loro unità; esso intese trasfondere nel dramma umano il termine negativo del dramma cosmi– co. E in effetti, innalzare i valori del snngue a valori assoluti della vi. In ed assegnare al <lestino dell'uo– mo la lotta per l'esistenza, significa inchiodare l'umanità su un piano di ,•ita ch'essa tenta fot.icosamcnle cli superare. Pcrchè sono proprio i valori del sangue che l'uomo deve - non negare - ma superare per conseguire i valori dello spirito ed è proprio alla lotta per l'esistenza fi. sica che l'uomo <leve porre tenni– ne per poter esplicare l'a1tiviti1 creatrice a cui è destinalo per In na– tura del suo essere. Ques10 e nou altro è il senso del passaggio dal regno clclla necessità al rc:=no della

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