Volontà - anno XI - n.2-3 - febbraio-marzo 1958

RIFLESSIONI SULLA PIUMA META' DEL NO~TIW SECOLO J SECOLI sono la misura storica del 1cmpo ma sono anche con. trasscgni di epoche: ogni epoca vien definita dal secolo al quale appartie– ne ed abbiamo così un'epoca otto. centcsca o settecentesca e via dicen– do, con le relative espressioni di uno stile sociale, artistico, politico, ecc. Si direbbe che ogni secolo ha un'anima nel qual caso il nostro do– vrebbe essere un secolo multanime poichè già nella sua prima metà si riscontrano tre epoche ben disLinte, tre cicli d' esperienze, ognuno dei quali non è inferiore a quelli che in passato riempirono secoli. Anche in campo storico si viene a scoprire la natura illusoria del tempo e la realtà della vita singola e colleuiva si ritrova non già nel suo vano tra– scorrere ma nelle esperienze vissu– te. E questn prima metì, di secolo è stata intensa d'esperienzc sino a pre– sentare intiere epoche racchiuse in pochi decenni. V'è stata I' epoca precedente In guerrn mondiale ca– ratterizzata dal senso della stabiliti, e dell'ottimismo, che i benpensanti ricordano come la bélle epoque; fra le clue guerre abbiamo poi vissuto 1'epoca del nuovo assolutismo che riuscì a sopra((are l'Europa e ten– tò di conquistare il mondo; ora stia. 11)0 vivendo un nitro ciclo di espe- 90 rienzc che sari1 forse ricordato come l'epoca atomica cd ha come tratti fondamentali la fine del primato eu– ropeo, e le cri.si manifeste di tutti i grandi ideali del passato a cui pe• rò fa riscontro una cieca tendenza dei fatti e delle organizzazioni ver– so I' universalismo. Certamente non si po1rì1 mai capire il nostro tempo se non si capisce il suo fatto centra. le ovvero le due grandi guerre e ciò che esse han suscitato nelle co– se e negli animi. Tutto ciò che ab. biamo "issuto ci appartiene; anche i fatti pili deprecabili e rovinosi do. po essere stati vissuti sopra\'vivono in noi e son parte del nostro esse– re, diventano cioè principio o for– za vitale. Non vi sono esperienze as– solutamente negative, per il solo fatto che sono esperienze; soltanto l'inerzia e il nulla sono negativi. L1 guerra, orrendo flagello della carne e dello spirito, ha messo a fnoco tutto l'uomo. Ha richiamato alla superficie gli istinti peggiori del singolo e le forze pilt inumane della società, ma dietro di essi, sotto que– sto piano rovente, tutte le forze pili profonde del singolo e della società furono ridestate e messe in movi. mento. Lo studente di Serajevo non pen– sava che le sue revolverate dessero

RkJQdWJsaXNoZXIy