Volontà - anno XI - n.2-3 - febbraio-marzo 1958

SCHIAVJTU' DEL LAVORO e Hl - COME ME - è giunto a Napoli con una anche mini– ma conoscenza delle novità lettera– rie sulla Napoli del dopoguerra, non si attendeva certo di trovare u– na situazione florida, la scomparsa dei bus.si , dei « granili » o delle va– rie catapecchie tenute su con lastre di Eternit sconnesse. Tuttavia, pur avendo dati per scontati molti fatti negativi, ogni giorno accade di ve– nire a conoscenza di altri !atti, che non paiono del nostro tempo tanto ripugnano alla nostra esigenza di giustizia. Un caso: B. L., una ragazza di 26 anni. Ha lavorato in case di ame– ricani per 5 o 6 anni: In trattavano bene e molte famiglie ancora le seri• vono, dall'America, dalla Genna. nin, '<lnll 1 Inghiltcrra, e sempre la invitano ad andare a lavorare da loro. Lavorava con molto impegno e precisione, ed è credibile che faccia ahrcttanto ora, nella fabbrica di im– piallacciature dove si è occupata pcrchè non vuole più o: servire in casa ». Per tutto il giorno, dalle 8 nlle 16 di sera, deve cercare di for combaciare Je venature di sottili (o. gli di compensato e tagliare poi le tavole secondo certi disegni. La macchina che taglia qucSte tavole è l'incubo di tutte le ragazze della fabbrica « ... basta proprio niente, un momento di stanchezza, o qual– cosa che non va, e uno ci rimette le dita. Accadono parecchi infortuni, da noi». Le ho chiesto se la pagano bene « non so: prendo 790 lire al giorno (9 ore di lavoro), ma siccome non posso avere I' abbonamento alla ATAN 120 le spendo per il viaggio. Però il padrone è buono: quando ci facciamo male ci mette una paga pii1 forte, per l'assicurazione, così non perdiamo tanti soldi ::o. Ho poi saputo che l'abbonamen– to, non lo possono (are pcrchè o non hanno la tessera delle marche assi– curative, o sono nella categoria dei manovali (per l'ATAN, i manovali non hanno diritto all'abbonamento). « Adesso, continua B. L., ci vuol mettere il premio di produzione. È già venuto a dirmi che devo lavora– re più in fretta, per avere il premio: a me, però, questo sembra un cot. timo». Non le dico che ha ragione, e non le dico che il suo padrone non è « buono » se denuncia una paga su– periore a quella che le dà, quando si infortuna, e che lo (a soltanto perchè quella dovrebbe essere la pa– ga di ogni giorno. 1\(. B. è bioncla e piccola, grassot– tella, con un visetto risentito e una cicatrice che le ha fatto uno scoglio 81

RkJQdWJsaXNoZXIy