Volontà - anno XI - n.2-3 - febbraio-marzo 1958

E' forse superfluo ricordare ai lettori di « Volontà » alcwii fatti re.. centi e clamorosi? Non credo. L'incredibile storia di Prato con la conse• gttente dilesa del cardinale fatto pubblicamente da un ministro in carica della Repubblica Italiana e tras(erimento del Magistrato che aveva rin• viato a giudizio il parroco; il parimenti incredibile articolo del cardinale Ottaviani elogiato da quegli inverosimili nomini politici che si chiamano Pacciardi e Saragat; i deplorevolissimi latti d'ell'Università di Napoli. Non si tratta di vieto e sorpassato anticlericalismo come vanno « blasiemando » degli importanti giornalisti e scrittori pseudo.laici e gli altri pseudo.laici del P.L.I., del P.R.I. (o ombre cli Mazzini e di Garibaldi!) e del P.S.D.I. L'anticlericalismo (se di anticlericalismo si può parlare) l'hanno ridestato il prepotere e la prepotenza antid'emocratica della D.C. e la diuturna in• gerenza dello Stato estero del Vaticano negli affari interni della Repub• blica Italiana. Ora mi chiedo: come possono gli apolitici democratici e liberi, i so• cialistizzanti, gli anarchici, ecc. estraniarsi dalla lotta politica attiva stando al Ycrone della loro t.urrÌ$ eburnea? Rifiutano di capire che perderanno perfino le loro pii1 clcmcntnri libertà individuali? on so comprendere mie agnostico attcggiumento, Ecco perchè ritengo che commettono un errore storico quei talvolta eletti spiri.ti sperduti nell'acre rarefatto dell'astrazione filosofico-politica da quale discendono soltanto per agire nella campagna in dHesn della ci• viltà oecidentnle e cristiana, la quale potrebbe essere, sì, minacciata in un giorno lontano, niente affatto preoccupandosi che la civiltà e la libertà - iu un senso assoluto e senza aggettivi - sono fortemente minacciate da Yiciuo, anzi giì, fortemente intaccate. on c'è giì, un chi.uro segno negli aggettivi di cui sopra? Che cosa mai significa un « convegno dei magistrati o <lei giuristi cattolici»? Ugual• mente assurdo sarebbe un congresso di magistrati o giuristi protestanti o atei. on può concepirsi che un convegno di « giuristi » o di « magi• E-Irati », senza alcuna qualificazione politica o coniessionale. Non si può c non si deve infine dimenticare che la lotta contro il na• zilasc.ismo fu per nove decimi menata molto eroicamente dai comunisti; non si deve dimenticare che se una relativa libertà esiste ancora in Italia. (con la sottile possibilità di riconquistarla per intero), questo si deve alla esistenza di un forte partito comunista e del ragguardevole pa1·1i10socia• lista nenni.ano. A che cosa vorrebbe menare questa lunga di.scorsa? A questo: che chiunque ami In libertà e il progresso sociale e poli1ico non deve oggi as• soci.arsi ad una iudiscriminnln lotta anticomunista senza esclusione di colpi e deYc opporsi con ogni mezzo (e tra questi c'è appunto In pacifica arma del voto) alla prevedibile e deprecabilissima costituzione d'una schiac• dante maggioranza democristiana con inserimento delle peggiori forze <li estrema destra (per tacere dei Saragat e C.i). i2

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