Volontà - anno XI - n.2-3 - febbraio-marzo 1958

integrale dcli' altro. Si guardi soltanto ali' azione che va svolgendo la chiesa cattolica - pronta sempre ai piit mostruosi connubi - e si avrà subito un amaro avant,..goUt del tetro pericolo che ci sovrasta e che può es– sere imminente a differenza di quello comunista che è lontano nel tempo e nello spazio. Del resto - praticamente parlando - per scongiurare il pericolo di una schiacciante maggioranza democristiana (che si coalizze– rebbe con le destre più reazionarie), non è detto che si deva votare co– munista; si può votare socialista, radicale, per Unità popolare ecc. A proposito di integralismo politico cattolico ceco una edificante no– tizia giuntami fresca fresca dal Belgio: l'alto clero di quel paese à or– dinato ai fedeli cattolici, in vista delle prossime elezioni politiche, di ri– mmciare al viaggio giubilare a Lourd"es per impegnare tutte le forze (pre• senza e denaro) nella imminente lotta: ove per In ennesima volta si vede che la chiesa cattolica apostolica romana antepone In bramosia del po– tere teruporale all'evangelico governo spirituale. In sostanza a me pare che molti, troppi di noi (cd i migliori, forse, spiritualmente parlando) anarchici, progressisti, radicali, libertari, anti• fascisti, liberi pensatori, socialisti, democratici di sinistra in genere, ecc., ci lasciamo invescare dalla lotta, senza esclusione di colpi, al comunismo. Preciso e sottolineo: al partito comunista italiano. Ecco perchè, tanto per esemplificare, io ritengo sterile, anzi dannoso alla causa della libertà (quella prossima, molto prossima), l'atteggiamento teorizzante e attivo di un lguazio Silone, chiaro scrittore cd uomo probo se mai "e ne f.urono. La politica è un fatto contingente, fluicfo, mutevolissimo, ed a <1uesta fluidità e mute"olezza non si può sfuggire, anzi devesi tenerne conto per dare consapevolmente battagli:1, senza per questo rinnegare i presupposti filosofici, sociali, economici e morali d'una determinata dourina politica. Non c'è dubbio che in questi ultimi tormentati anni, troppi partiti (ade– guandosi alla contingenza e al conformismo) hanno nm1a10 perfino i loro postulati: partito liberale in testa, purtroppo. Adeguatisi, codesti parti– tini, alla fluidità, soltanto in senso regressivo e ultrareazionario. A che mai servirebbe la politica, se restasse mcm speculazione dottri– naria, iguorando i gravi problemi dell'ora che riehied'ono soluzione pra– tica? (Non dimentichiamo, a questo punto, la lezione del 1922). Chi è che non vede (il meno che sia cieco o jn mala fede, e l'Italia è ricchissima, oggi, di uomini in mala fede, e non soltanto politici) come giorno per giorno, e starci per dire ora per ora, l'oscurantismo s'impa– dronisce d'una nuova leva di comando e di coercizione, d'un altro organo di propaganda? Quasi tutta la «grande>> stampa t! di proprietà o control– lata dalla D.C., la Radio e la T.V. sono suo Ccudo incontrastato, l'indu– stria cinematografica deve essere ultracon.formista. se vuole (malamente) sopravvi\'ere, gli astutissimi interessi creati sono infiniti: vedi i loschi in– trallazzi con i tre darmosissimi partitini. Un passo, un solo altro passo - alle prossime elezioni, intendo - e la invadenza vaticanesco-demoeri– stiana diventerà regime. 71

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