Volontà - anno X - n.11 - 30 settembre 1957

due congressi, diversi degli organiz. zatori dell'Unione Sindacale si schie. rcrnnno in favore di un intervento an('he dell'Italia nel conflitto a fian• co della Francia e dell'Inghilterra. Saranno i fratelli Alceste ed Amil. care De Ambris, ,Michelino Bianchi, 'rullio Masotti, Cesarino Rossi, Ed- 1uondo Rossoni, ,Filippo Corridoni, ecc. Ma la posizione in favore della guerra di questi dirigenti non corri– sponderà a quella delle masse. Per chiarire la posizione e stabilire la linea d' azione della organizzazione operaia, per i giorni 13 e 14 settem– bre 1914 viene convocata una riunfo. ne del Consiglio Generale dell'Orga– nizzazione. In favore dell'intervento dell'Ita– lia nella guerra parlano Alceste De Ambris, Tullio Massotti, Livio Ciar• di ccc. A loro risponde soprattutto Ar– mando Borghi, rilevando che «dalla guerra avrebbero tratto tutti i van– taggi non già i lavoratori, ma i pa– droni, la monarchia». Egli si meraviglia che dei rivolu– zionari, fino al giorno prima esperti nel denunciare le frodi delle diplo• mazie e degli Stati, oggi si offrano garanti delle promesse, - il valore delle <1ualiognuno le sapeva -, del. le stesse diplomazie e degli stessi Stati. A conclusione delle discussioni che si erano svolte molto anima.te a mag– gioranza è accettato un ordine del giorno presentato dal segretario del– Ja Camera del Lavoro di Catara, Al– berto Meschi, nel quale venivano riaffermati i principii antimilitaristi cd antistatali che dovevano infor– mare il movimento operaio seguente la direttiva sindacalista: « Il Consiglio Generale dell'U.S.I. 646 esprime la fiducia che il proletari•• to di tutti i paesi belligeranti e neu– trali sappia ritrovare in se stesso lo spirito di solidarietà di classe e le energie rivoluzionarie per profittare dcli' inevitabile indebolimento delle forzP.statali e della crisi generale de• rivaute dalla guerra stessa per una azione comune intesa n travolgere gli stati borghesi e monarchici che in questa guerra furono 1>erun cin• qmmtennio i coscienti e cinici pre– paratori. Delibera che gli organi di• rellivi e il giornale si uniformTl].o a tali concetti ». ,Messi in minoranza, Alceste Dc A.mbris e Tullio Masotti, già segre• tario, presentano le loro dimissioni. A Segretario generale viene no– minato Armando Borghi e la sede della U.S.l. trasferita a Bologna. Il giomale « L'Internazionale » cessa di essere l' organo ufficiale della U.S.l. per ritornare alle sue vecchie ftimzioni di settimanale della Carne• ra del Lavoro di Parma. In Sua so– stituzione, il 17 Aprile del 1915 $i 1mbblica a Bologna il nuovo gior– nale organo ufficiale della U.S.I. « Guerra di Classe ». Nell'immediato dopoguerra L'U· nione Sindacale Italiana riprende attivamente la sua opera. Si formano Sezioni ed Unioni dappertutto, i suoi militanti prendono parte - e non poche volte ne sono gli animatori - a tutte le grandi agitazioni del mo• mento, ma è solo nel dicembre del 1919 a :l'anna che la U.S.I. riesce a tenere il suo terzo congresso, e il primo del dopoguerra. Parma 20-21-22 • 23 d;cem. 1919 Sono rappresentate le seguenti Ca– mere del Lavoro: Bologna (Mura di

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