Volontà - anno X - n.10 - 30 luglio 1957

e questo si dimostra lauorando silenziosamente, con devozione e sacrificio, con amore. Ma chi ama fra i politici davvero il popolo? (È la domanda che fa nascere in noi Maria Giacobbe, dal suo povero angolo di Sardegna). Winchè avremo scuole ospitate « in. stalle, in grotte, in fienili, soffit• te, interrati, osterie » od altre in cui « gli alu11ni debbono assistere alle lezioni in piedi o accovacciati sul pavimento » 2 ; finchè non si metterà tutti i ragazzi nelle condizioni di poter frequentare la scuola, finchè tre• dici ntilioni di italiani-, rimarranno, per /,a loro ignoranza sotto l'infl.uenza dei preti, dei padroni, dei politici di professione, sarà bugiardo, immorale parlare di Mmocra:.ia in Italia. La scuola aperta. a tutli, l'istruzione alla portata di tutti è uno di quei problemi che valgono la pena di battersi e di lavorare. Bisogna impedire che si stabilisca attorno ad esso la congiura del silenzio o che entri di straforo e come puro argomento demagogico nel tomeo di discorsi eletto• rali della prossima primavera. 1 vedi: M. GuconH, Diario di uno mae,rriria, ediz. Laten:a, Bari, 1956. 2 da Scuola e Ciuà, n, 1, Firenze, 31 11,enuaio 1957. V LE MURA SI POSSONOSEMPREABBATTERE Tribu,ia I.uda, del 28 r.prilc 1957. pubblicava, 11rcndc11dola dal giornnle cinese Jen Min Je,1 Pao, 1 la seguente conversazione svohasi Ira Ciu E11-laie Raschidcv mcm• bro d'una dclega1.ione SO\'ie1ict1,all':icro1,or10 de Hanchov. Cfo F.n-lai - Ho visirato Hanrhov due ,•olle c1ues1'anno, J>osso (lan•i delle spie• gazioni. Jfo.scl1idou - Abitualmen1e i compagni che oecu1,ano pos1i cosi impor1an1i dir– fieilmente trovano il tempo di \'iaggiare. Ciu En-foi - E111mre è necessario s1,ostarsi spesso. Se si res1a sem1,re a Pekino, si rischia cli pre1,arare il cammino alla burocrazia. Le mura Ji Pekino sono alte e pos• sono scpnrare i dirigenti dalle masse. Raschidoev - L 'ahcz.za delle mura può avere dei ,•antaggi. Può trauenere 13 bu– rocrnin all'interno. Ciu En-lui - L'altezza delle mura hn altri van1nggi: 1mò offrire un rifogio tcm• por:meo qunndo le masse si rivoltano contro la burocrazia. Ma non è un rifugio del mito sicuro. Le mura si possono abballere. Qunranla unni fa, gli s11iden1ì cli Pekino lrnnno demolito quelle mura per agire contro i burocrati ed i mililaristi di allora. (Ciu E11-laimostra co11 il dito i bambi11i ve11uti ad offrire fiori ai delegati sovie• tic.i) - Se non riusciremo a riformare In burocrazia, questi ragazzi sfonderanno in av– ,·enire le mura della cinà. L - Lo ri11rendiamo da Prenves, n. 7i. Parigi luglio 1957 548

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