Volontà - anno X - n.10 - 30 luglio 1957

A Parigi, oggi, sono seguiti due metodi: quello del prof. Lamaze e dei suoi due collaboratori dott. Vel– lay e dott. Ersilie e quello inglese del dott. Read. Nella scelta del me– todo influiscono le simpatie politi– che (stupidamente, perchè la politi– ca non ha niente a che vedere in questo campo ma ormai, purtroppo, è mescolata a tutta la nostra vita). In realtà esiste un solo metodo di parto senza dolore poichè tanto quello francese quanto quello ingle– se si basano sulla fisiologia di tPavlov. Fin dal 1933 il prof. Read aveva scritto un libro « Parto senza pau– ra » 1 • (La definizione di parto seu– ~a paura è più pertinente, dato che ormai si esclude che il parto sia in se stesso doloroso. Così non si deve di– re: doglie del parto, ma coritrazivni uterine). Qur:I libro era il frutto dei suoi 15 anni di studio e di pratica 1 Ti10l0 originale del libro: Cl1ifdbirth withouL /ear. 1'/1e pri11ciples ami practice o/ 11atural Cl1ifdbirtli. di ginecologo. Però, anche in Inghil– terra, :j} nuovo metodo conobbe un 'opposizione feroce proprio fra le file elci dottori pili iJJustri. Accad– de, anzi, che un· grande ostetrico che l'aveva applicato con successo, venne accusato di fare dell'ipnoti– smo e perdette tuua la clientela. Fu costretto di confossare pubblica– mente di essersi sbagliato, ripelen– clo così, a distanza di secoli, l'abiu– ra di Galileo. Per le donne ciò che conta è che esse seguano i I metodo; che si ,;.ba– razzino dalla paura del parto e che. arrivino ad esso calme, preparate e sapendo che evitando sofferenze a se stesse collaborano anche a far na– scere nelle migliori condizioni il lo. ro ;figlio. E nessun prezzo più di do– lore dovranno pagare alla gioia h1ef– fobilc di es.sere madri. G. CALEFFI PARITÀ DI RETRIBUZIONE 1:: andata in , 1 igore uel giugno scorso, la convenzione del « Bureau lntcmazional du Travail » 1 ra1ifìca1a dal Parlamento lo scorso anno, riguardante la rclrihm:ione del Jn,,oro rcmminile. Essa stabilisce che a 1>aritàdi la,,oro e di condizioni, la donna debba avere una parità di retribuzioni rispeno all'uomo. Sarebbe il caso di dire: era 1em1>0che un'nltra ingius1i1-ia sociale nei riguardi della donnn, veni.sse cancellata. l\la non rallegriamocene 1roppo: si sa cbe mohc belle cose sono riconosciu1c dalla lei;ge o affermate nella Costituzione. (L'ari. 7 della CosÙ• 1uzionc riconosce a))punto alla donna la,•oralricc i;li s1essi dirilli del la,•ora1ore) ma ))rima che JMSsiuo nel costume, ammesso che vi pns.sino, ci vuole tempo. Del res10 nnche per il lavorntorc accade che egli sia il più delle volte sfruttnto dal suo padrone cht.111011 hn nessun rispetto degli accordi stipulati tra lnvontori e dntori di lnvoro e, continun a dare s::ilari eia rame, senza per questo inconcre nelle punizioni clclla leg• ge 1>crchè la cosideua Gius1izia dirfìcilmente agisce coruro i detentori di ricchezze, i\1a anche in <1ues10caso bisogna ones1,1men1e riconoscere che un diritto è rispet– talo solta1110se ~i hn fonia e volon1à per forselo riconoscere. 594

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