Volontà - anno X - n.9 - 30 giugno 1957

Il profilo è obictth-o, sereno: vi si sente la vin l!imp11i1 di A. De Corlcto per il g.rande 11itatore n.iuo, la cui fon• di pe.n- 1icro e &li e,·en1i della 1u1 vi1a esereila• rono un"influcnaa gnndinima non 1010 aui tuoi fedeli, m• anche 1ulle folli e conlri• buirono alla diffusione del 1oei1li1mo prin– cip11lmcnte in ltnlia cd in Spa1n11. Soeondo A. De Corle10, i tnmi più c•• r1ucri11ici della conceaione anarchie• di Bakunin 10110:111 sua 10111contro lo • S111- to • in nome della /i~r,ir ind1'1.1idJJole e contro la • Proprictù • in nome dcll'ug:uo– Sliomo ea,nomica: l'ner fatto della liber• tà e della gi11.uiaia i urdini basilari della 1ua ope.ra di 1,enutore e di a1i11tore rivo– luzionario; l'ner 11ffcmu111 la nece11itii dclln di11n11io11e delln soeie1à c1iS1entc, della ri,•oluzione 1•cnnnnc111ede1li 11rr1111a- 1i e ,legli 01>1>re1t1i, ,lella co1111ui11a ,lelln terrn e dello fobbriche, dcll'n111onomi11 del libero co1111111e contro l'intcrrcrc111m ilcl 1•0- 1ere 10,•cmrntivo; In necc,sità tlclln libera rcdernzione dei comuni e delle re1ioni, dei 1,acsi e ,lei 1•01,oli, all'infoori e contro o– gni 1u1H":rfluoin1en•cn10 di 11,parati 1ta1a– li; ìl rifi1110di «1ualsiasi forza che ten• desse a limitare la ,·olon1à dei singoli e l°cK.lu!ÌOne di ogni • di11a1ura ri,·oluziona• ria • anche tr■11si1oria. lnohre A. de Corlcto rico1.101ceche 81- kuni11 ha ■v1110 un·acula ,·isìone della si• 11111zione ruua cd e 1J1a10un anticipa1orc della 11nuegia insurrcaionale con le 1ue wo1>0ste d'i111cr,·cn10 dei coruadini, dei 1old111i,dei comi1111i ri,·oluaionari nel corso della ri,·oluaione e con la tradom,uione della 1ucrra 1111ionale io 1ucrra rh·oluzio- 11ari1. Egli ricorda, a chiusun del suo ~criuo, il monito profetico di Bakunin di quui un secolo fa: • Lo libertà sen.:a J<>– ciolismo è privilegio e ingiusri.:io. il socia– lbmo semo liMrtà è scJ1fo1.1il1Ì e 001io– lità •. I a;iudizi 11cga1i,•ida1i su di lui (11ucJli di Aldo ltomano, dca;li or1odosti mnni.:isti che 1m11111110 le loro crilichc tu ccrlf, dc– holczze cd insurficicnie del 1>cnsicro di B. e del ruuo Giorgio Plcc:mow che lo definì il • decadente dcll'111opisn10• perchè al– f 11topia della liber1,ì accoppio1.10 l'utopia della uguaglian.:n), non tolgono niente alla 542 grandezza di Bakunin le cui idee sono ri– suha1e ,·ere aura,·cno ili ■ncnimcnli di quest"ultimo secolo. Bakunin è più che m,i ,·h·o cd anualc, ed è molto meno 11101•i11ico dei 1randi co• 81rullori sociali della no11ra epoca: da Mus– solini ad Hitler, S111i11 ed a 11111i gli ahri della s1esn specie. Il testamento di Garibaldi Q UFSI'O DOCUMENTO incomincia ad u·ere una storia e proprio per merilo del ra11a1ismoprc1i110che oggi dilaga in Ila• lia. Sappiamo che il tes1amcn10 ,·cime pub– blicalo la prima \'Oha 111• Umanità No,·a • il 6.J}.}955; ,-erme riprodotlo in numircsll dn gn1ppi di comf)agni di Carrara, Tric11c, foggia, Canosa, Cosem:a, per cui ne sono nati 1trocessi, ,lenuncic, 11ualcu11a di euc ancora in cono; venne 11iffu110 lnrgamcn• te in 1uua l'llalia ad 01,crn dei nostri com• ,,agni: \'Cnnc pubblicato. 11re111lcndolo,lai nostri giornali. dal scnimnnale • Il Mon– do•• • Il risor1imento 1oci11it11n • dal quo• 1idia110• La Voce Repubblicona• e ,enne lcuo da Armando Borghi nel corwcgno de• gH • Amici del Mondo • che •i tenne a Roma, nel 1catro Elit1eo. nella 1>rimadeca– de di aprile. Ultimamente ha 1ron10 0111i1ali1ii ne • li 1.cnsiero nazionale • (Roma, 1-31 maggio 1957) per merito dcll"a\\·oc110 Mario Ber• gamo che ra 1110 il 1es1amcnto di Gari– baldi, includendolo nel suo 1cri110 J)Ub• blicato dalla ri,·illa romana, Lo scritto in queslione, moho bello, co111icne inohre una noti.zia rigunrdan1c i fonerali del ra– dicale E. Bcrriot che intc~cl'a cenamcn• re i leuori della noilra ri,•i81a. J..ajCiamo perciò la parola all'aw. ~lario Bergamo. • Cius10 questa manina, 9 m11ggio, ho •P· preso, e la fo111e è in«c.e1,ibilc, che il Sc– r;reurio generale del Municipio di Lione conosce il lt!lo del 1cetamc1110de11ositato presso un notnio, ,lue mesi 11rima 1lclla morte, da E. Hcrriot, del qunle ern in1i– mo, 1.1. Desidero lt\'Crc ilei hmcrnli civili e ehc il mio corpo sin i11ccneri10o le cene• ri disperse ni veu1i •· Mn il Prc1ide11te, qui forse in1c11110come il buon Gnribaldi. non a,·eva fatto i conii e.on il cardinale Pri-

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