Volontà - anno X - n.9 - 30 giugno 1957

mate delle Gallie, Gerlier. E il 1ignor car• dinnle, 1ofis1icando sulla parola « deside– ro • con la signora Herriot, riusciva a gio– enre a Herriot il pio tiro birbone giuoea– to a auo lcmpo anche al suo maestro, Vol– lflire. E' da SJ>erare che quando il nolflio avrà fi11i10per rendere pubblico il testa– mento snrii 8ollevato uno scandalo contro lo scandalo, Le dichiarazioni fotte ieri dal cardinale Gcrlier llur:mte In messa e che lrovo stasera sfogliando un giornnle («•.. Le esequie religiose h:mno traJono la \'Olont1'1 del ,,residente Herriot ... •> non mi iutrign• no, anche 8e ris1>ondo110al ,,ero e non SO· no rane 1>ermettere le mani avanti e non cadere 8ul 1es1amento. Chè non c'è nulla di più ripugnnnte e di 11iù insignificante, cioè di meno 1>roba• livo e, sia detto con il JJiÙ grave ris1>et10, di 11iù gronesoo di questa lotta visibile, dico visibile cioè teatrale, rrn l'nni;clo di Dio e quello d'inferno incorno Il 1111 mo– rente 11, E' nccadulo 1>er il presidente E. Uerriot quello che è accaduto per Arturo Tosca– nini: i preti, non avendo potuto averli con loro dn \'i\·Ì, si sono appropriati dei loro corpi una ,•oha morti. Diciamolo Jmre ben forte: è una obbrobriosa speculazione! C. B. Peneiooe ai deputati J ~o,~~lt~~~'l~~ :. ~i\~~t:n:~:;;n:i~,:b;~:~ mm lettera di Giovanni Vacc11ridi llngna• t:11\'alloin cui Volontà è chiamala in causa a pro1>osi10della pensione dei de11utnti 2 • La notizia offende giustamente il corri• spon<lenle di quel giornale che non può concepire che i depu1ati, le cui condizioni economiche sono quasi sempre buone, ab• biano avu10 il coraggio di assegnarsi pen– sioni di 50.000 e 100.000 lire ris1,e11iva– me111e11ercinque e quindici anni di mau– da10parlamentare. E pensare, egli dice, che 1 l'/nco111ro, Via S. Maria, 12 . Torino, diret1ore avv. Bruno Segre. 2 ,·edi Volontà, n. 5, 1" gennaio 1957. c'è genie che la\·ora s1en1ntame111ee du– rameme 1uua una vita 1>era,·ere una pen– sione di 5.000 lire al mese. Ma la notizia, essendo stata pubblicata da una rivista a– narchica, polrebbe anche non essere ,•era... e, per l'onore degli uomini 1>olitici italiani sarebbe bene che non fosse vera, aggiun– gimno noi. Clnco11tro ris11011dedicendo che attorno a <1uella nolizia vi è srnrn un'eccessiva de– magogia, però conforma In notizia pren– demlo la difosa, non solo della pensione degli onorevoli, ma anche dello stipendio mensile di 300.000 lire t'he essi hanno. «Non è un assegno ingente x,, dite quel giornale, per i de1nna1i che debbono assoh•ere con scrie1à l'impegno arlìd:uo loro dagli ele1- tori. Tan10 11iù, aggiunge, che vi sono i viaggi all'estero, le conferenze etc. etc. Ma i viaggi all'estero, folli J)er incarico go,•ernativo 11011sono ccr111mente pagati dall'onorevole e le conferenze sono sempre a spese del pnrlito a cui a1>11artienel'ono• re,•ole, mentre all'assegno di 300.000 lire il gioruale lace che bii:ognn aggiungere 1a grntui1à dei viaggi, :mche J)Cr la fomiglia dell'onorevole, le indennità cli J)resenza al– In Camera e una infinilà di altri vanlaggi te11uti segreti. Comunque, snrcmmo nnche dis))ostissimi a trovnre (111ellasomma modl!Sta, saremmo ancor più disposti a trovare gius1a la pen– sione che gli onorevoli si sono assegnali, se nella medesima propor.r.ione fosse assi– curalo il diriuo di esistenza ai milioni di italiani che essi ra11prese111n110. Ma finchè ci sono 11c1uioni di 5.000 e 10.000 lire 11er :;ente che ha rndnto molto più dei nostri onorevoli auorno a dei lavori. produuh•i e non in gios1re oratorie, fin– chè ai mali delln ,·ecchiaia ci si aggiunge– ci quello della miseria, noi diremo che gli onorc\•oli danno BJ>Cttacolodi una grande insensibilir:ì umana, di 11oc:1digni1à di cii• lmlini, e mostrano di infischiarsene alta– mente dcll'impeguo che essi hanno verso gli eleuori, votundo per sè In 11ensione che abbiamo detta. E <1ues1anon è che uno delle 1a111issime \ergogue degli ele!li tlcl popolo, siano essi di cleslra che lii sinistr_.1.

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