Volontà - anno X - n.9 - 30 giugno 1957

nava il 1.1uo fuuziorrnmento. ln esso si stabiliva: I) « Il Comi1a10 Nazionale della Resislenza si com1>0ne di una Giunta esecutiva cli 3 membri scelti Cra gli organizznti nella Camera del Wvoro cli Bologna e di un Consiglio con un rappresentante per ognuno delle Ca. mere di Piacenza, Parma, Ferrara etl Ancona, pili un rappresentante del Sindacato dei ferrovieri quando e dove que-cto aderisca ufficialmente. 2) E' suo mnndnto di dar conio a quanto vc-nne deciso dal convegno di P11rmn (3 novembre J907) prepa• rando per l"epoca che le organizza. zioni aderenti interpellate per refe. rendum riterranno pii:1 op(lOrtuno un Congresso Nnzionulc dello Resi. stenza fra tulle le organizzazioni di Italia. Il Congresso ove se ne presenti la necessità - potrà el!sere convocato di urgenza d'inizinli\•a del Comilato. 3) .J,>eril sno funzionamento le organiv.z.azioni aderenti contribuisco. no con una quota fi9sa di centesimi wro per ogni iscrillo e per se,nestre. La primo quota dovrà essere vena• la c111ro il corrente mese di novem• bre e sarà ritenuta saldo dcli' an. no 1907. 4) La sede del Comitato Nnzio. nale della Resistenza è in !Bologna ». rl su~eguente congresso sindaeal'i– stn si terrà 11Bologna nel dicembre del 1910. In quesla occa.sione esso 381iume una importanza ed una caratteristi• ca particolarP. Si potrebbe dire che i Congressi che si tengono siano due, tanto gli scopi e il tono dei dibatti– ti sono diversi. Uno sarà di esponcn. ti teorici del sindacalismo, lrntlerii <p1ealioni d'ordine teorico e 1>olcmi– co, ed attualmente si direbbe « ad alto livello». Alle discussioni parte– ciperanno personalità come Enrico Leone e Arturo Labriola. JI seoondo ~nrà un congreBso di alli\•fsli, di mi. litant..i del movimento operaio e de– dicherà i euoi lavori alla soluzione dei problemi pratici e tattici della lolla sindacale. Termin11ta la riunione dei « teori– ci », ebbe inizio quella degli orga• nizzatori sindacali, dei rappresentan– ti di Leghe e di Camere del Lavoro. JI loro compilo era di precisare gli scopi e i com1>iti pratici del nuovo Comitato, che in seguito nlle delil>e– razioni del Congresso si tradormnva da Comiw.w Na.zimwlc dcll' a:iorie direua in Comitato delln Resistenzn, un secondo passo verso la costituzio. ne di un \'Cro e proprio organismo sindacale a carattere nnzionnle. Scopo ed azione di questo secondo Comitato è di coordinare le forze sin– dacali rivoluzionarie aderenti alla Confederazione e di collegarle con le organizzazioni rimaste indipendenti. Dalle esposizioni « teoriche » e dalle impostazioni pratiche dell'a– zione. risultavano talmente divene le concezioni sull'atti\'ità sindacale e sulle funzioni e i comp'iti stessi spel• tanti al sindacato da parte delle tcn• dcnze prevaleut.i nelln Confodern– zione Generale del Lavoro e quelle dei sindacnlisti del Comitato d'Azio– ne diretta perchè si potesse, come qualcuno proponeva, entrare nella Con(ederazionc del Lavoro ed andn. re avanti sulla via derle lotte in una efficiente coabitazione in un unico organismo, delle due forze sindacali. Infatti prevalse la eeconda soluzio– ne. Passano però altri due anni di 52:1

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