Volontà - anno X - n.8 - 30 maggio 1957

..; son connessi. Che ahro, infatti, p-Olrcbbe fare di 1>rodn1tivo e di ben pagaio un uomo come Saragnt (o, che è lo slesso, eome ! enui o 'fo– gliatt i o Paceiardi, per restare solo nei settori cosidetti di sinisLrn) quan– do perdesse la sua sedia di capo-po– litico? Quindi, con una mossa privn d)ogni giustificazione apparente, si è dimesso dal go,,erno, aprendo ciò che si chiama (( b crisi ». Le noti– zie dalle Federazioni locali del PSDI non lasciava.no dubbi: restan• do al governo si sarebbe trovato pra– ticamente senza seguaci. Per ciò s'è rassegnato, dicendo ad uno tlei sotto• cupi: è finita la pacchia. Vi souo iu <1ueste alterne vicende dell'unificazione socialista italiana dne insftgnamenti. Prima di tullo, il malinconico tn:- 11101110 di t:rnia brava geme è illumi- 11an1e sulle necessiti! implicite del far-politica. Non si può clii;enuire politici di mestiere, vivere capeggiando masse ubbidieuti di seguaci anzichè pro– ducendo in <1ualche modo ogni gior• no il pane che si mangia, e restare liberi. L·involuzione è inevitabile: per Togliatti come per Saragat, per De Gasperi come per Romita, per Nenni come pet Matteotti, viene il giorno iJt cui si accetta ciò che con– viene al padrone della propria sedia. di-comando. Si arriva fatalmente ad ammette– re che qualunque decisione è buo– na o cau.i,,a non per la sua verità ri– spetto agli altri ma secondo che as– sicura o mette in pericolo la conti– nuazione del proprio potere ... Ma, constatazione ben pili impor– tante, par che ora i politici comin– cino <1 douer fare i conti anche con le moltitudi11i dei loro seguaci. 430 I fm1zionari del PSI si son suc• cessh•ame111e rimangiata la sostanza della loro opposizione a :,\lenni, e Nenni si è adattato a compromessi successivi con lon, 1 pcrchè appari– vano all'orizzonte i primi segui di insofferenza degli inscritti al Parti– to, dei bravi militanti che nel Par– tito vedono molto di pili delle me– schine lotte di predominio tra i c11pi. Analogamente, Sarngut e gli altri han rinunciato alle loro sedie di go• verno perchè i militanti del PSOI cominciano ad aprire gli occhi, JH'O· prio quei militanti che non parteci– pano a nessuna cuccagna, che a mo– do loro s·ostinano a vedere nel Par– tito aspirazioni assai piii umane del– le basse speculazioni politiche dei loro capi. Comincia a spuntare la rinascita tlel giudizio-personale dei militanti dentro i Partiti. (Potremmo noi, utopisti, propor– re che ,•enga agitata fo, necessità <li regole dure per i c<1pi? Ad es.: che nessuno possa fare il dirigente per più di due-tre anni consecutivi, che debba tornare ogni tanto a guada– gnarsi il suo pane con un Javoro produttivo. Ancora, che il salario del politico non sia superiore al guadagno medio d)un 01>eraio o d'uu impiegato, che non possano avere un tenore di vita« cla signori>> pro– prio mentre dicono di combattere i si1,>nori.Jnfine, essenziale, che i fuu. zionari di Partito o di Sindacato debbono « rappresentare » le volon– tù e le opinioni degli inscritti, non già servirsi della loro posizione J)er fare-politica a modo loro. Certamen– te, con ciò la lotta politica diverreh• be meno comoda) per i capi. Pro– babilmente avrebbe anehe meno

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