Volontà - anno X - n.8 - 30 maggio 1957

gnoli son rimasti tuttora resistenti) sol pcrchè il clan di gangster capeg– gialo da Franco è stato aiutato dagli altri dans cli gangster capeggiati da Mussolini e da Hitler. E pure sap– piamo che nè Mussolini nè Hitler, nono!!tantc le~ fanfaronate ideologi– che, avcvimo altro nell'animo che 1a ,,oJontà di comandare sempre più. Tuttavia fa un certo effetto sentire proclamare da Franco una sì sem– plice verità. (E non si può far a meno di chie– dersi se non abbiano influito sui mutamenti di corso della politica franchista in quest'ultimo tempo i <'Ontatti con americani, intendiamo i contalli tra persone del popolo, cioè contali.i sociali non già politi– ci... ) Per l'unificazione socialist~ in Ita– lia, quanti discorsi e quante ca– priole. Al Congresso ultimo del iPSI i Cun– zionari han fotto corpo a sè quando, votata la mozione . renu.i 1 ha ('0min– ciato a serpeggiare il dubbio che Nenni vincitore intendesse procede– re a sostituzioni di uomini nelle po– sizioni-chiave dell'apparato. È par– ,:;o loro i1~ pericolo il posto. Non sono state idee a muoverli, ma In preotcupazione del loro stipendio: il che si capisce, poiehè in genere son persone che tolte dal mestiere di Iunzionario di partilo di[fìcibnente riusc_ir~bbero a guadagnarsi il pane <1uotuliano. Da sì nobili intenti è nata la elezione della nuova dire– zione del partito, ecc.: ammonimen– to eloqueute per ehi cerca nell'azio– ne dei partiti J'es1>ressione di « i– dee». Ora lo stesso meecaniamo opera dinuovo, seppure in modi diversi, per i funzionari sindacali della GGIL. S011 già molti che hanno cambiato d"improvviso il padrone. Tipico caso quello del segretario ua;,:ionale dei tessili, a l\'lilano: sce– si gli iusc!'itti alla sua Federazione a meno della metà, ha cominciato a vedere all'orizzonte uu giorno in cui. le adesioni non sarebbero sta• te più sufficienti ad assicurare la continui1à del suo stipendio. È pas– sato alla CJLS 1 che subito gli ha af– fidato un incarico direttivo di gran– dezza proporzionata alla sua anzia– nità di servizio di dirigente sinda– cale. Eppure egli era, entro il PSI, mu·1 della corrente di Pertini. Saragat a sua volta è stato varia– mente di scena. Dapprima ha ingoiato anche la proposta di legge sui patti agrari, <' Rossi ha preparato il progetto di legge che dovrebbe disciplinare (cioè assicurare) i contributi dello Stato alle scuole conCcssionali. 1tfo1- tco11i che pareva ostinato nella dis– sidenza ha ingoiato gli stessi rospi. Tu genere, i dirigen1i PSDI si sono inchinati all'unica «politica» che consentiva loro di rimanere èiascu– no nei rispettivi incarichi, di mini– stro di segretario di partito ccc. Poi, il rospo s'è fatto talmente grosso che ha suscitato indigestioni locali, alla base. Matteotti, più gio– vane e pili sensibile, ha avvertito i sintomi per J>rimo, e s'è dimesso da segretario del Partito. Saragat ha creduto di riuscire a tenersi a galla contro l'evidenza conservatrice del suo fiancheggiamento ai politici del– la D.C. Ma ha dovuto accorgersi che con ciò metteva in pericolo la per– manenza del suo posto, degli agi che 429

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