Volontà - anno X - n.6 - 1 febbraio 1957

IL MAESTRO TOSCANINI 51 RACCONTA la sto da di un giovane redattore artistico del– l'ora estinto Srmday Chronicle il quale, quando gli fu offerta una ma– gnifica serie di primi piani di To– scanini presi direttamente durante un concerto, da quel pioniere della fotografia naturalistica che fu il dr. Snlomon, chiese: « Chi è mai To• scanini? Non ho mai sentito parlare di lui. Perchè non ci portate <1ual– che fotografia a soggetto calcisti– co? ». Questo aneddoto risale al 1932 quando il Maestro era all'api– ce delle sue possibilità cd aveva 66 anni (età in cui molti uomini pen– sano di ritirarsi). A partire dal 1932 Toscanini aveva condotto e vinto al– <'Une Ira le ime piil feroci battaglie contro le cattive esecuzioni, i pub– blici rumorosi e il predominio delle « stelle » sugli spettacoli operistici. Fu nel 1903 che ebbe luogo àl Me– tropolitan di New York, il suo pii1 famoso scontro. Una « beneamata prima donna » che generalmente si prendeva considerevoli libertà col ritmo si risentì del modo in cui To. scanini In richiamò seccamente. « Maestro )), ella disse con alteri– gia, « Lei J·eve dirigere come io canto, perchè io sono una stella ». Toscnnini In guardò freddamente e rispose: « Signorina~ le stelle stan– no in cielo. Qui siamo tutti artisti, buoni o cattivi, e lei è una cattiva artista )). E quando Caruso durante uno spettacolo mantenne (allo sco• po di un particolare successo) un a– cuto fino ad esaurire il fiato, Tosca– nini aspettò che egli .finisse e poi gli gridò in modo che tutto il pubbli– co potesse udire: « Ha finito, Ca– ruso? )). I numerosi aneddoti su Toscanini - molti contro di lui - sono mate• riale per la creazione della leggen– d'a su Toscanini. Si può ben imma• ginare che quel giovane redattore artistico del Srmda.y-Chronicle, se è ancora vivo, non chieda pii, << chi è mai Toscanini », anche se fìno ad oggi può non aver mai ascoltato una esecuzione del :Maestro, nè avervi assistito. Eppure il contributo di To– scanini all'umanità non sono gli a– neddoti, ma la sua integrità come artista e come uomo (o dovremmo dire la sun integrità d'artista dovu– ta. alla sua integrità d'uomo?). A quelli di noi la cui educazione mu– sicale è stata tanto influenzata dalle sue esecuzioni, gli aneddoti, oltre ad essere divertenti e spesso com• moventi, fanno intravedere che spe– cie d'uomo fosse colui che potè da– re freschezza e nuova vitalità ad o– pere strapazzate da direttori medio• cri e impresari timidi. Toscanini non fu nè l'autocrate nè l'esibizionista che gli anedd'oti, con- 319

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