Volontà - anno X - n.6 - 1 febbraio 1957

sindacalista-rivoluzionario irlandese; in Nestor Makno, anarchico nkrai– no; in mille e mille comunisti cine– si operanti nella sfera del nazionali– smo con :finalità classica, nel movi– mento anarchico-irredentista mace– done, nel movimen10 anarchico-irre– dentista coreano, ccc. ecc. Sono contraddizioni allo sguardo del fonnalista dottrinario ma non a quello del Pisacane, è Jontana vista. La spedizione di Sapri nel pensiero di 1P.isacnne, è lontana dallo spirito delle i,pedizioni mazziniane e si ac– costa n quella del Beneventano. La congiuntura tro le finalità del con– dou.icro e quelle del Mazzini è eon• giunturo « politica >>, non ideale. In quell'impresa, P:sacnnc non è« maz– ziniano puro» bensì 11. socialista ri- voluzionario » agente sul piano del– la lotta tra nazionalismo e domina– zione straniera. Positivista, il Pisacane non poteva astrarre dal fatto « rivendicazione nazionalista >> per racchiudersi in un unilaterale. classismo non risponden– te ai tempi. La spedizione di Sapri mi pare scaturire dal superamento del mazzinianismo e non da un ri– torno ad esso. II « Testamento poli– tico » è là a dimostrarlo chiaramen– te. ,Questa so;tanzialc divergenza tra mc e il Rosselli, mi pare giusti– fichi, al di sopra della sproporzione, « il mio Pisacane », Che il mio ~ia il u nostro n invece ehe soltanto « mio », saranno i miei compagni politici a giudicare. CAMIU..0 BERNERI (continua) RIABILITAZIONE DI POPOLI Una notizia da Mosca in data 11 Febbraio 1957, ci informa di un nuovo atto di gius1izin promouo dni rmuori dell'ordine nuovo in Russin. Si trotta della II riabili1a. &ione l> di &elte popoli deportali in m.issa in Siberia da Stalin tra il Dicembre del 1943 e J'Aprile l9.l4 per « collaborazionismo con i tedeschi». Il disegno di legge, tcstè appro,•ato dal Soviet Sur.,remo, riconosce che una u bru. tale viol:izione della legalità e dei principi leninisti ~ era stata commessa con tale de• portnzione, Il corrispondc111e de « La Stampa l>, che \ra l'altro ha avuto la sua noia la• glinta in più punti dalla censura sovic1iea, per darci un'idea di quale colossale infamia fosse SU!ta consumala in qucll'epoc3, scrive: a: · « Non è possibile precbmre il numero degli s,·enturaii che verso la fine della guerra vennero chiusi nei vagoni e 1rasferi1i dalle terre solaaìe del Caucaso ai ghiacci gelidi della Siberia, L'Enciclopedia sovie1ica indica che l'insieme dei Ceceni cd lngusci, dei Baleari e Caraciai :unmoniava nel 1937 a circa 600 mila anime: ciò può dare una mi– mra della trasmigrazione ordinata da Stnlin, il quale volle ahregi che le Repubbliche caucasiche dei « lraditori » fossero canccllBte dalla carta geografica ». Questi ani di gius1izia e di riabilitazione postuma hanno fauo aprire il cuore alla speranza a lanti esseri umtmi desiderosi dì un migliore destino per se s1essi e per i propri f;imili. Cerio che dopo il XX Congresso del Pani10 neJl'U.R.S.S. un nuovo fer• mento di libertà è sorto ad Oriente. Ma come poter alimen1are questa fiducia in uo mondo migliore ed a«:arezzare il sogno della libera convivenza dei popoli se ,·ediamo lreni carichi di deportali Ungheresi. aVl'iani in senso im·eno alla Siberia, proprio Jà dove eon tante strombazzature si tirano via le supen1i1i viuime dell'ingiustizia di ieri? E' questa la giu11izia e la 1ibeMÌIdi cui vogliono far11ipromotori i destalioizzatori? 318

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