Volontà - anno X - n.3-4 - 1 dicembre 1956

RECENSIONI BDITH TOMAS Paallne Roland Soclallsmaat femlnlsmeau XIXslècle Librairie M1ucel Rivière et Cie, P1ui1, 1956 Quc110 libro di 11orio ti lega;e con lo 11e1- .iO in1ercue con cui 1i legge un bel rom:rn– zo. Edi1h Tom:u, che oltre • dei 11i;gi &10• rici (ne ha Krilli trc 1) è aulorc di ahri 0110 libri, rom:mzi e novdle, ha il grande mcri10, ohre alla culturi:a, di poucdcre al manimo il me.aticre di 1Criurice, di tf'rivere ir. un be.I fran«.se limpido, 1eorre,·ole, di tra«iare quadri tlorici vivi e 1uggt.ttivi. Al ttnlro di que110 libro vi è una figura be.Ila ed •J>pauionata di Jonna, Pauline Ro- 1:md, la cui vita, thc è davvero un romanito. 11 1volge nella prima metà del aecolo XIX. il !eCOlo dei ;trandi nvcnimcnti e dqlle grandi tradormaxioni. Da una parie c'è ,I progrtuo te<.nico con l'introduzione dclb ma,:d1i11a nel campo del lavoro e quindi l'aumcn10 dcll:1 produzione; dall"altra c"è il sollo•cOntumo, le 1iornate di JS or.e, i .alari che .1e-n·ono appena per pagare J·:1r. fino di miser.,bili 11mee per comperare il p:me; c'è il lavoro tlci rag11ui e penino di bambini di S anni; c'è lo sfrut1arncn10 e la 1thiavi1U della donna. Pare, C'OiÌ, d1e ' La libuaiicm cle Pa,..iJ, Mcllotée; Jcon• ne d'Arc, Nouvelle ltevue Fron~ai8C; La fcm11ui de 1848. Pre11e Universitairc de France. il progresso 1ecnico abbia porlalo unn più grande miseria, w1a più grande Krvi1ù. Non è esagerato dire che la genie Ja. ,·ora non per vivere, ma per non morire di fame. Quelle idee di uguaglianza, di libcr1à, di fra1e.ll1nza che 1>arcv1 foucro state consacrate ne.I &angue dalla rivolu• zione del 1789, rimangono al principio del ,ecolo XIX deUe affermazioni di principi astraili. Gli uomini, M>llomea,i anwra al• l'idea di Dio, ti consolano delle loro mi• 1crie e sofferenze. con la 1peranza di una ,,i1111 mjgliore ncll'al di li. ~fo scoppiano le prime collere e le pri• mc ribellioni. Molte volte aono le mac• chine, considerate dai L.,·oratori loro ne• miche, che vengono dislrulle. Si fornumo i primi :aggrupJ>amenti di lavora1ori, le prime socie1à operaie di mu1uo •oc.cono. .coppiano i primi tciopcri. l..e idee di Uabcuf sono nell'aria, si atanno u.nvanllo un cnmmino aurnverso J'o1curaslitmo dei 1cmpi. E S1. Simon immelle aria nuova nell'a1mosf'cra ufiuia111e del XIX 11ecolo. Le 1uc idee ,ono chiare e aono un mo• ni10 per gli opprc•sori e i 1•otcnti, un in• coraggiamcnto per i di,ereda1i. « La clt1,1. se più numero.fa e più povera dei:e e.uere liberata•; e lo sfruttamento dell'uomo sul• l'uomo• deve finire; « la dire:ionc nella quale de" comminare la ,ocielà non de• ve più essere affidata ad uomini ini:csdti ,li fun:ioni sociali mo allo .tteuo corpo ,ociale •· E' il socialismo che natce. Anche 4C i distcpoli di I. Simon Ai fanno prcli e 11erili:nano le idee del maestro nel , 11010 di una religione, vi sono uomini che ne raccolgono il profondo 1ignifica10 e d1e le rt"ndono fenili cd openu1i. Ed anche delle donne. fra que.ie c'è Pauline Roland che Yicne al 10C-ialismo 1 1roprio :mra,·cno Snin1 Simon, del quale è una fervente discepola, ma te ne allon• 1an:t quando i preti hanno IUIIO cristallii• nto e mummificato nella loro 11110,•• Chieu. Paulinc Rolnnd è uno 1piri10 profo11da• mente religioso. Con lo s1euo fervore con cui crede in Dio, crede nelle nuove ideo ,ociali. 217

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