Volontà - anno X - n.3-4 - 1 dicembre 1956

PER CERCAREUN NUOVO MONDO • e INQUA TA ANNI fa, in un mondo felice in cui avevo (alto il mio ingresso qucll'estotc, ecco qualche cosa accade repcntinamcn• te. In <1ucll'aprile di 50 anni {a, che divenne il simbolo, per mc, di tutti gli anni da allora trascorsi, il terre• moto, l'incendio: e la bella città della Porta d'Oro cm divenuta un cumulo di macerie, In sua popola– zione !ugginsca, dis1>ersu nei vicini villaggi. Poche settimane dopo, il filosofo Willinm Jnmcs, con In con– sorte, riusciva a raggiungere, in un calessino tirato da un cavallo, da Palo Alto dove a,•cva tenuto delle conferenze, l' estremità inferiore della Baia di San Francisco. Il mat– tino seguente, alla J>rima colazio– ne, alla quale io ero stato invi– tato, Jamcs, sporgendosi sulla tavo– la verso Howiton, gli dis!e con acoen. to di &erietà: « ai Uowi1on, questo lerrcmolo ha dato la migliore illu– strazione pOl!ihile del mio Uni\'crso disarticolato e. fuor di se.110! » Se Ja– mcs fosse tullora vivo, son certo che aggiungerebbe: « Tuili questi cin- • Quc11'ar1icolo, 1rado110dal prof. Gio– vanni P10L1, è t11uo pubbliHIO dal Chri– ,tfo11 Rcgi,1cr Jcl lualio 1956,di Douon, lbu. E' la ri9J)Otla tlcl tlon. Jolm Bow– land Lnthro11, rnini1tro dell11 Socielà Rcli– gioaa Unilarinnn degli Stati Unhi all'attc1t11. to di rico1101cinien10 dei auoi eminenti 1ttrvizi 11t:rla libcr1à religiosa cho sli fu conccuo il 1iu1no 1tor10. 192 quant'ann.i sono una dimo1Lrazione mondiale dj un universo disarticolato e fuor di sesto »! NuJla è oggi piii quale era 1tato nei lunghi sonnolenti millenni che ci hanno preceduto. Il cambiamento è stato terri1ìcante (nel prO(>rio sen10 della parola). « Le stelle popol,mo ancora il cielo ogni sera; e le onde della marea animano ancora il ma• re ». Sì: mn é solo nel ciclo e uclla natu•ra, fisica che noi osserviamo gli stessi fcnomeni - benchè In nostra osservazione sia completamente cam– biata. Einstein, com1liuta la sua OJ>C• ra in questo periodo, se ne è andato: e di noi, gli ossen•atori, che cosa è stato? Freud ha investigato gl'iu1i– mi nostri rrcessi, mentre Einstein scandagliava gli spazi; e noi non sia– mo affatto quello che il poeta Brow. ning credeva che fossimo. Ag1i uomini della mia generazione è spettato il compito meraviglioso di operare una palingenesi mondiale: giacchè noi siamo vecchi abbastanza J>Cr essere stati plasmati da quel mondo di pensiero e di azione cho è stato spazzato via completamente, come da un terremoto seguito da in– cendio. L'avere sostituito all'uso del– le gambe la velocitit aerea, al giuoco della inunaginazione per mez1.odelle parole sulle pagine di tut libro, uno schermo della televisione, e .o.Ilavita di famiglia quella di connmità in ap•

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