Volontà - anno X - n.2 - 1 settembre 1956

11nostro go\•emo italiano, per boc– ca del ministro del la\•oro Vigorelli che, come di dovere, 5j era recato subito sul luogo della catastrofe, ha anch'esso forwàwcnte dichiarato: u Vogliamo che l'illcltiesw sulla tragedia di Marci11elle vada fino in, fondo, sC11za riguardi per nessuno. E speriamo che non, saremo messi nella condizione di dover pensare al ritiro di tutti i lavoratori itttlitmi nel Bel– gio». Peccato che ci si sia decisi solo ora a fare questa se\·era inchiesta. Prima deJle 139 ,,ittime <li Marcinel.le ve ne erano state ahre 250 e non è detto che pcrchè quella cilra era stata raggiun– ta n poco a 1>oco,avesse meno peso e meno valore nella ricerca delle re• sponsabilità e che quei morii abbia– no meno importanza dei recenti. (e che le famiglie di quei supersliti ab– biano meno diritto alla solidarie1à di tulli. Si è proV\'edulo per esse con la sollecitudine ed in un modo abba– stanza consistente, come pare si stia foecndo, ora, per le famiglie colpile recentemente? Anche questo sarebbe interessante savere). Ma i res1>011Sabilidelle catastrofe minerarie nel Belgio sono troppo po. lenti per temere le minacce del go– verno belga e quelle del governo ita– liano. Poi, da parte delle autorità i– Lrdiane ci fu. giì~ un'inchiesta in <1ue– s1i uhimi tempi. E In Commissione italiana che si era costituita col pre– ciso compilo di indagare suUa concl.i– zione in cui lavorano i nos1ri cmi• granii nel Belgio (di cui faceva parte l'on. Sabalinj sindacalista della CISL) .:wevn affermato: << ... non si possono fare apprez~ menti severi {'Cr il modo in. cui l'i1t.– du.s1ria del.le miniere è sfruttala, sor- 70 vegliala, controllata .... la situazione nelle miniere del Belgio non. solleva nel suo st.ato au,wle un alltrrme ,x,r. ticolare .... la rcgolamc,llazionc di si• curezza di lavoro delle mU1icre car. bo11ifere assicura protezione efficace c/ei lavoratori ». Anche ammesso che qualche CO• raggioso osasse accusare Le Charbou- 1wge, questi ha fin d,'ora in mano 1a sua difesa. Si ritireranno i nostri lavoratori dal Belgio. Minaccia inconsistente. Si potrebbe chiedere al ministro Vi– goreJli che cosa farebbero i 50.000 minatori se rientrassero in Italia. Es– si sono partiti nò per ca1>ricdo, ni• per desiderio di conoscere altri pae– si, nè perehè sentissero una speciale disposizione per il mestiere di mina– tore, ma perchè non ave\'ano altra alternativa alla miseria ed alla fame cronica del loro paesetto. Anche se molti si ved("S.SCrorifiutato il visto di emigrazione, sarebbero costretti, per altre strade e, quimU in condi– zioni peggiori, di espatriare clande– stinamente (e lo testimoniano le ero. nache dei nostri gion1ali che parlano abbastanza di frequente di clandesti– ni arrestati alla frontiera che tenta• vano di andarsene in altri paesi alla ricerca di uu lavoro). Il governo italiano non ha autori– tà sufficiente 1>er difendere i nostri lavoratori all"C!ltcro. Finchè esiste• ranno dei paria in Italia - e ve m~ sono milioni Ira i disoccupati, i sc– mioccu1>ati e fra coloro che 1>ercepi– scono salari di fame -, finchò nel nostro paese i ricchi continueranno ad accumulare riccl1ez1.e, o a goder– sele, senza preoccuparsi della gente

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