Volontà - anno X - n.1 - 1 agosto 1956

delia religione »; come si vede, sa– rebbe possibile per questo frate te– nere distinto l' insegnamento dalla 'J}Crsuasione, ma non per la religio– ne. Ma guardiamo il punto di vista degli eYangelici. Tra le molte consi– derazioni che militano in favore o contro l'acceuazione da parte <li un inseb,nantc evangelico, d.ell'incarico di insegnare religione nelle scuo.le -dello 6tato italiano, riportiamo la seguente, contraria: «l'insegnante evangelico non potrebbe insegnare scrupolosamente il -programma d.i dottrina cattolica senza operare in se stesso una scissione mor:ale tra il ere. dente e l'insegnante. Nella convin– zione che nell'insegnamento cattoli– co non v'è che un accrescersi d·i de– vfazioni dalJc Sacre Scritture, come potrebbe l 'in.se: ,•1.1anteevangelico ren. der.sene corresponsabile? Di qui una frattura morale nel suo -inti:mo, per l'antitesi che si pone tra il dovere d.i rispettare ed assolvere fotegralmen– te iI programma scolastico e le .pro– iprie convinzioni religiose, ver le quali una parte almeno -del 1)rogram. ma ·d.ell'insegnamento religioso ripu– gna )), Come si vede, anche questa opinione è contraria allo sdoppia– mento dii per.suasione e insegnamen. to: chi non è persuaso <li una dottri– na non J)UÒ 1 in:seguarla; l'insegna– mento di una dottrina presuppone anche la fede nella ,sua veritù, e la comunicazione ai discepoli di 'luesta fede. Le cose ci appariranno sotto un'al. tra luce se passiamo in 11.msettore dell'insegnamento <livel'ISOd.a quello della religione, e nel quale eravamo già in certa misuM entrati con il pri– mo esempio: 1'insegnameÌlto tecni– ~o. Qui sembra ind·iscusso che un 34 professore di astronomia possa espor_ re ai suoi allievi con chiarezza e tranquillità d'animo il sistema to– lemaico, anche senza d.ire loro, al– me:no per il momento, che Jo ritiene un'ipotesi superata per descrivere e spiegare ·il movimento degli astri; e che un insegnante cli meccanica o di chimica possa benissimo insegnare rproceclimenti che ritiene superati da altri, se questi sono troppo d)fncili ,da realizzare nella situazione in cui si trova, o complicati per il suo udi. torio; e anche che un professore di geometria possa dimostrare ai suoi allievi 1m ,teorema eon un ragiona– mento che sa ·imvedetto, ma com- 1>rensibile al livello del suo udito– rio, ecc. Sembra dunque vi siano alcune materie nelle quali l'opinione di chi le insegna può anche venir separata nettamente dal contenuto dell'inse– gnamento, e altre invece, ove ciò ap– pare più diHìcile, o del tutto impos. sibiJc. Sono quelle materie ove esi– ste un nuclt'O tecnico 611.fficienternen– te robusto e ohe a1>pare dctcrminahi. le con metod.i inLersoggett.ivi, per cui, ad esempio, ci si può attendere da uno storico mazziniano una de~ ter:minata cousidcr,azione dell'opera delJa monarchia nel risorgimento ita– liano, e vice,,ersa; e si può afferma. re che, qualora questa considerazio– ,ne in lui manchi, egli non è uno sto– rico ma un polemista politico, un moralista, ecc. Altrove quC6to nucleo tecnico intersoggettivo appare più difficilmente <letenninabile . .Per un evangelico esistono preghiere dei cat. tolici e dei mussulmani che non han. no ,significato e il cui -insegnamento ap1)arirebbe giusltfrcato solo in casi specialissimi, come quelJo di istruì-

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