Volontà - anno IX - n.12 - 1 luglio 1956

re la causa del ((governo mondiale », altri ancora a costituire un gruppo che vuole il controllo da parte del potere civile dell'energia atomica e il mantenimento di una società aper– ra in contrapposizione alle esigenze di «segretezza» delle nuove armi. Quasi soli fra tutli i tecnici gli seien. ziati si sono trovati a dovere lottare con le conseguenze etiche della tec– nica. Uno studio di Meier sugli atteg– giamenti politici degli scienziati (1mhhlicato nel 1952 sul « Bulletin of Atomic Scientists ») ci infonna che gli ingegueri in complesso ten– dono al conservatorismo, i chimici a soluzioni di centro, i fisici al Jihera- 1 ismo. A parte la incertezza dei ter– mini politici, questo studio è degno di nota. Ci fa credere che quando la scienza si awicina di più alle scienze applicate (soprattutto l' ingegneria, dato che la chimica è in una posizio. ne mediana) la funzione neutrale <lei tecnici si af(ermi in pieno; ma nella scienza teoretica, specialmente nclJa fisica, gli scienziati si doman– dano a che cosa sia destinato il loro lavoro. Infatti il Javoro della scienza teorerica non è un riflesso dell~ mac- da: chine, nut le precede. t un Javoro che richiede un alto grado di im– maginazione e una Jogica severa. Co. me altri uomini di pensiero, gli scienziati non si contenlano (come Auùeto) « di mangiare l'aria, tronfia di false promesse ». La scienza e la tecnologia sono rivoluzionarie sohan- 10 nel senso che hanno allargato il campo di ciò che è possibile nella societi1. Perciò offrono agli uomini lli immaginazione un nuovo metro eon cui misurare lo realizzazioni so– dali, cosrringendo il scnSl!tdi ciò che i- socialmente possibile a tener die-> tro - benchè sempre a una certa di. ~tanza - al senso di ciò che è recni. camcntc possibile. Ma, tornando ai tecnici, quello che rende così contraddittoria la loro po– sizione in America è il fatto che, no– nostante l'incremento dato dalla tee. nologia a ciò che è socialmente pos– sibile, i tecnici per la maggior parte rimangono nna ghilda di artigiani neutrali. Essi hanno messo un'enor. rne varietà dj modi di vita e di cul– tura popolare alla portata di un po– !)olo dalle cui scelte e dai dubbi si !ono .estraniati. MAX [.ERNER l'ro$petti, n. 14, Fircm:t: 1955. 1radu:,;io11edi E11riq11et Agnoleui. GENTE ATTIVA lu Germania, Elitlei:-ed i iuoi avevano 1•o;itret10 col loro insieme di leggi la donna in una condir.iouc di efleuiva soggezione :1gli uomini. Ora, per reazione, le donne ttt1nno conqu1su111dosi la maggior dos,: lii indi11e1ulcmrndagli uomini che abbiano mai conoseiuto nel loro paese. Senza 1ro11110 rumore: 111cttendo in moto i Tribunali coniro le leggi na– :,js\e residue, esse hanno onenuto 1a autonomia economica nel matrimonio, la libertà del praprio cognome imcl1e se sposate, fa distru1,ìone cli 1an1i altri «proibito• legali da cui la loro vila e.ra mutilata ed umiliata.

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