Volontà - anno IX - n.12 - 1 luglio 1956

LA NEUTRALJTA' DEI TECNICI GLI AMER]CANI non sono stati i primi a far progredire la tecno– logia meccanica moderna, ma sono quelli che l'hanno portata più avanti e che hanno dimostrato d'avere la maggiore affinità con essa. La premi. ncnza della meccanica è accettata in America più ili quella di qualunque altra istituzione, compresa la scien– za, che pure l'ha resa possibile, e il capitalismo, che ne ha organizzato l'utilizzazione. Diversamente dall'i– dea democratica, che appartiene al regno di ciò cbc dovrebbe essere il dominio della Grande Tecnologi~ fa parte integrante della vita e del pen– ~iero quotidiano degli Americani. Essi sono orgogliosi dei « miracoli della loro produzione », proprio CO• me lo erano gli Inglesi quando era– no soliti chiamare le loro isole« l'of– ficina del mondo». L'americand è divenuto un uomo ubriacato dal1a macchina. L'amore (bisogna chiamarlo così) fra Ameri• caui e Grande Tecnologia è stato rie.. co di conseguenze, perchè ha com– binato insieme il potere impenonale della macchina con il dinanti,6DtO tlel carattere americano. Come per una naturale reazione dello .spirito, gli Americani hanno seguito fino in fondo la 1ogica delJa tecnologia. Il mondo ha visto civiltà basate su tut. !'nitri principi: sulla bellezza e su un equilibrio del modo di vivere, (,46 suJl' ultraterreno e sulla realtà del soprannaturale, su una rigida fode]. tà 1>crsooale, sul valor militare, sul dominio ascetico di sè. Mn in ogni caso il principio era rappresentato sopratlutto dalla vita e dalle conce– zioni di una élite. Mai prima di ora il principio base di una civiltà aveva compenelrato di sé così largamente tutti gli strati di una popolazione, trasformando così complelamente la vita della gente comune. L'ironica affermazione di Veblen 1 dei « vantaggi del prendere a presti– to» ci è ora familiare. L'Inghilterra, dove la rivoluzione industriale av– ,·enne pri1na che altrove, ha pagato il 1>rezzo per « essersi messa alfa te– sta » con il rimanere indietro nella corsa successiva all'industria]izzazio. ne, e i paesi che hanno preso a pre– stito da lei, l'America, la Germania, il Giappone, la Russia, hanno vinto •perchè sono partiti da un livello tec– nologico più alto, senza il confuso 11mnrnsso di abitudini e interessi eo– :,litulivi sviluppalisi in Gran Brela– gna. Il clima sociale americano ha fa– vorito Jo sbocciare dei scmj della tecnologia presi a pres1ito da altri. Le risorse americane, l'oceano sepa- 1 T1tOll!TE:IN Vruu..E.~, Imperia! Ct'Tmany aflll 11,a ltul1u1rial Revolulion. Nf"wYork, Tlie Macmill:m Co., 1915.

RkJQdWJsaXNoZXIy