Volontà - anno IX - n.10-11 - 1 maggio 1956

r:inno pronti a porgere loro una mano d'aiuto, a risolvere i loro cosi enormemctile grossi problemi sociali (economici, e il re– sto)? Quanto da studiare e da fare. Ciò non toglie però che io mi senta pro– fondamente anarchico, nonostante che ci debba essere un pun10 di superamento, og– gi :iuspicato da mohi, se non da tulli, ma che pochi soltanto tentano di determinare ed approfondire. Credo, per esempio, che il movimenlo sia in crisi - da molto tem– po ormai - per la paura che si ha dello eresie, per il conformismo (non considero eresie certi movimemi di individui esisten– li oggi),.,». l\'uoro, febbraio 1956. A. M. Alla co11cfusio11edi A. M. risponcliamo ricorda11do che, come egli be11sa, noi ab– biamo infinite volte espressa la nostra ana– loga opinione: nulla è meno anarchico del costiluìr.,i 1'estì. Sacri e Riti, e sopratutto ,lello Paura degli Erelici. La libertà cl,e 11oi vogliamo C alla radice esprimibile s11lpiano sociale come libcrtò.– ,li-dissen.50. Noi arriviamo anzi, pat111glia cli p11ntadei libertari di varia specie che si muove nel 111Qf1do, a poswlare la neceuità del disse11s0, la 11eccssitàdell'eresia. Ciò però non cava ancora ne,uun ragno dal b11co. E' vero clic i classici dell'anarchismo rÌ• cl1icclono di essere attualiz:zati - ciò che significo ripensarli in una sintesi che tenga conto dell'ap1,orto conte11uto in tutti i clas– sici, al fo11dodelle loro anche profonde di– versil(ì, senza presceglicrne uno od altro per Maestro cscfosivo. E, s'inte11de, ripen– sarli riort su astratfi piarti ideo!ogid, ma ari:i con s1retto costa11tc riferimento alla realtà in cui ci troviamo a vivere, con le molte erl imprc11edibili e gravissime " no• vità " ora in atto rispetto alla società di 111,n o due secoli fa, cioC al tempo in cui i classici dell'anarcl1ismo ha11no esposto il loro ,,ensiero. Ma chi fa questo lavoro, se nessuno lo co– mi11cia? Noi del Grupp<>di V. ce Io siamo pro- 1,oui la/Ile L·olte, e poichè era impensabile per le nostre sole for:e abbiamo tentate varie strade (l'Enciclopedia, ad es.) per realiz:are <1ucllacollaborazione-di-molti cl,e riteniamo indispensabile. Non siamo riu– sciti. Chi propone qualcosa di più fatti– bile? (Per carità, però, che 11es.,unosi metta ora a tavolino a "risolvere il problema " in ,Iuc O dieci pagine di wosa, scritte in uno o dieci giorni ...). MATRIMONIO DEL SECOLO Clii 110ns'è commosso a leggere del motrima11io tra Grace e Ra11ieri, con contorno rli Onassis, nel Pri11cipato dei biscazzieri[ I scssa11tabauli di bagagli dell'11ttrice-pro– maua-pri11cipesso. l re:;oli di tutti, diamanti, rubini (i calori monegasC'hi). Ed i tanti sfaccendati che .,i son dati ,la fare fJCressere sul posto. Viva viva il pri11cipe dal cap• pello con piume di struzzo e la frcddu ragazza che gli è giunta dal mare. Sembra incredibile che ciò possa essere accaduto nel 1956. (Il principe. capo ,Iello Stato monegasco che t11tfo s'impernia attorno agli interessi centrati .1ul Casinò cd alle speculazioni finanziarie utilizzanti la bandiera dcll'indipen• denza politica locale, ha Ull compure nel mondo: 1'rujillo, capo dello Stato domini• cano - del quale si C detto che ù1cassi personalmente, s'i111e11de dopo che lo sporco tl rimasto nelle mani dei suoi uge11ti. le rendite dello rete di pos1riboli della suo Re– pubblica. Peccato che 11011 .,ia stato invitato ...). 619

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