Volontà - anno IX - n.10-11 - 1 maggio 1956

to djcendo: « Date a Cesare quello che è di Cesare, ed a Dio quello che è di Dio )), ciò che implica il paga– mento del tributo, rifiutato dai na– zionalisti ebraici, e -il rifiuto dell'i– dolatria di Cesare come Dio vivente. Quest'ammirevole fonnula di com– promesso era, disgraziatamente, trop– po in anticipo sui tempi. e) L'operazione decisiva di Ge– sì1 è l'entrata a Gerusalemme, do– ve è accolto dal buon popolo con la tolleranza o il tacito aiuto delle au– torità romane. Ma questa vittoria non ha un domani :si scatena il fa– natismo sacerdotale; presso il go– vernatore .Ponzio Pilato, obbligato di coniare sulla sola forza 'Politica ,Jcgli autoctoni, il grande sacerdote Caifa e iJ Sanhedrin intervengono in un modo intimidatorio e insidio– so, denunciando Gesù come nemico tanto di Roma quanto del Tempio, un usurpatore che pretende di es– sere « Re ,degli Ebrei >>in contrad– dizione con la monarchia di Erode, riconosciuta da Roma. Allora {P.on– sio Pilato, esitante, sacrifica l'ausi– liario ((bruciato>> -della -sua politica, l'agitatore J>Opolare che si 'è avven• turato troppo in là, e, non senza qualche sforzo ])Cr salvare le appa– renze accetta di lasc.iare che i preti dispongano di 1ui secondo la loro propria legge alla quale 'la potenza militare degli occupanti deve venire in aiuto. Il sacrificio dj Gesù è così consumato. La su:i riforma religiosa, o piuttosto ]a sua rivoluzione ànti– sacerdotale ],a fallito, vurtroppo, definitivamente, •pare, perciò che concerne la nazione ebraica. Duraute uno o due secoli, il Tem– pio e Roma si trovano di fronte: duci lo .a morte che si terminerà con Ja distruzione del santuario e la di– spersione degli ebrei. L'ered.ità di Cristo è caduta nelle mani di San Paolo, e questi si allontana poco a · poco dalla sua impresa della laicità. Benchè greco e romano di ado. zinne San Paolo è più ebreo di Gesù. Ritorna <·on delle tortuosità alla teo– crazia. Da allora Costantina e Bisanzio sono gii\ all'orizzonte; poi la Roma paJ>ale, Gine,,,ra, Mosca, ecc. Intanto il giudaismo, diventato re• 1i[;ione senza Stai.o, si cristallizza nel la sua resistenza secolare e ma– gnifica a tutto ciò che esigerebbe ,d.a esso un 'a postasi. •Ma al XX secolo ha luogo la ricostituzione dello Sta– to ebraico, teocratico, maledizione eterna che Israele trascina con sè e che sarà, forse, fatale agli ebrei. Il problema posto da Cristo, quel– lo di una religione fote.riore e indi– pentende dal potere, rimane ancora intero, .alla metà ,de] secolo in cui ci troviamo. A. iPRUNlER ORARIO RIDOTTO Alla Olivetti di h•rea è stato fatto un passo. se 1mr 11iccolissimo, verso la ricluzione dell'orario cou pariti! di salario. La seuimana media di 49 ore divemerà di 47 ore, vi saranno nell'anno 25 saha1i non lavorativi, ecc., e la paga oraria sarà aumentata in modo che il guallai;no annuale rimanga lo stesso. Il momt·nto è male scelto: vi sarà certo chi sentirà puzzo di elezioni in questi ac– cordi. Ma, puzz•• o non puzzo, es~i sono un passo, alla statura dell'italiano, nel senso del progresso industriale. E vanno salutati come un buon esempio. 584

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