Volontà - anno IX - n.9 - 1 marzo 1956

BAKUNIN INTRODUZIONE ALLA "CONFESSIONE,, PER LA MAGGIOR PARTE dei contemporanei, Michele Bakunin è uno sconosciuto. Se un certo nume– ro di gente lo conosce, e solo di nome, è sufficiente perchè lo od.ii e lo calun– ni. C'è qualcuno però che lo ama con forvore. Un tempo Bakuniu fu veramente un grande nome. Invano si cerchereb– be nell'edizione del grande dizionario enciclopedico uscita nel 1866 il nome di Carlo Marx, mentre la stessa opera del 1864 consacrn a Bakunin, contem– poraneo di Marx, quasi un'intera pa– gina che si chiude con queste parole: « Baknnin ha una l)ersonalità sug– gestiva, delle facoltà intellettuali bril– lanti accompagnate da una rara ener• gia, ma ha anche una passione fa– natica». E questo non è per caso. Bakunin è uno degli uomini che hanno 1ur– tecipato alla rivoluzione borghese del 1848-1849: ma i borghesi hanno di– menticato già da molto tempo che essi furono dei rivoluzionari; han110, quindi, dimenticato i loro eroi; hanno, perciò, dimenticalo Bakunin. Sì, ma Carlo Marx, anch'esso è stato quarantonarclo e tuttavia è uno degli uomini pilt celebri dei nostri lemJ)i. (Più di uno dirù: 1< Se !Marx fo--.s:e slato solo un rivoluzionario borghese, sarebbe certamenle dimenti{'ato. ,ta ciò che sopravvive di ,Marx non è l'uomo ciel '48, è il leorico della rivolu– zione proletaria ». A questo noi risponderemo cl1e Bakunin è stato anche lui, dopo il 1860 e 1870, uno degli spiriti che hanno dominato l'Associazione Internazionale dei Lavoratori e quando Marx l'ebbe escluso. quest'esC'lu~ione trascinò la 473

RkJQdWJsaXNoZXIy