Volontà - anno IX - n.8 - 1 febbraio 1956

rauo cli elezioni esiste anche un dog– ma clcll' a.swn.sionismo che è tanto dannoso quanto il ,·otare. Ed egli poneva a sè ed agli altri questi due problemi: 1) f_,a propaganda astc1uiouista è sempre opportuna iu, rap1>0rroalla .situa:io11e politica nella quale si pos– sono trovare il proletariato e<l i par– titi di avanguardia? 2) L'aswnsioni.smo anarchico de– ve essere circoscritto alle ele:.ioni parlamentari e comunali o a tu.tte le t>lczioni e anche ai referendum, ple– bisciti, ecc. ? 1 tPer il primo problema C. B. ri– cordava, a modo di esempio, che nelle elezioni politiche del 1921, quando i candidati dei partiti di si– nistra erano in una posizione tutt'al– tro che comoda affrontando la bat• taglia elettorale, egJi non aveva fat– to propaganda astensionista, ed a[– Cermava di avere scarsa .fiducia in <1uell'asteusionismo anarchico i cui lati ncgath•i non fossero « compcn. sati dall'azione diretta, da un'attivi– tà sindacale, da un'inteUigente criti– ca al .sistema rappresentativo ». C. B. 1>ensava, insomma, che un astensionismo anarchico il quale non contenga dei germi dinamici, che cioè non inciti e sostenga nel senso dell'azione diretta, non conta niente. Trovava che in mezzo agli anarchi– ci esiste spesso una superstizione a– stensionistica che è cretina perchè vede aolo nell'atto <li votare « una mcnomariorte della dignità uma,ui » e « valuta una sit.ua ;ione Politica...so– cinle dal numero degli astenuti delle elc:.ioni, quando non abbina. l'una e I.'altro » 2 , senza avvedersi che la ri- 1·1 Opuscolo ci lato, pagg. 20. 26 e 27. 462 nuncia a certe forme di azione si giu– stifica solo con l'affermazione (pra– tica) di certe altre. Per il secondo problema, trova che ci può essere una partecipazione .a– n11rchica a votazioni che non siano strettamCnte 1>olitiche e dà come e– sem1>io le votazioni locali per l'isti– tuzione di biblioteche nell'ambito del comune in cui si rie.iedc; o ple– bisciti su problemi pratici generali, quali potrebbero e!Sere il disarmo o la difesa nazionale armata, l'autono– mia degli allogeni. l'abliandono o la conservazione delle colonie. .Denunciare i Iati negativi deU'a– itensionismo e le superstizioni che vi possono essere in riguardo, non cre– dere all'efficaciu di per sè della pro– paganda astensionista in tempo di e• lezioni, rifiutarsi di non esercitare un diritto capace di migliorare una data situazione M>Ciale,solo perchè quel diritto ,,a usato nell'ambito del– lo Stato e delle leggi vigenti, non significa dilendere il procedimento elettorale politico che viene oggi u. sato per far Cunzionare il sistema parlamentare che è uno dei pilastri dello Stato e della sua a:r.ione sociale negativa. Tutto ciò, come si vede, non ha niente a che vedere con la battaglia elettorale condotta dagli strateghi del quai Valmy. J>uò essere, invece, ancora oggi materia di discussione tra di noi, per cercare di far uscire dalla critica dell'astensionismo pas– sivo (che da molti avversari nostri è giud.icato spesso con ragione « un « starsene alla finestra mentre la ca– sa brucia ») una chiara volontà di (a. re in altro modo, con altri mezzi, ma di fare. G. BBll.NEIU

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