Volontà - anno IX - n.7- 1 dicembre 1955

lfa chi dicesse che le medesime barbarie sono compiute dalla nosLra parte, sarebbe un antinazionale, un traditore della patria. iEd appena cessate le ostilità si 1>assaun gran colpo di spugna: sarebbe cauiva educazione ricor– dare le accuse mosse ai nemici durante la guerra. Tutti i popoli, anche quelli di cui ieri si reclama\'& lo sterminio, possono divenire alJeati, e tutti sono suscettibilissimi alle questioni riguardanti l'« onore nazionale ». Quello che era ieri il « paese degli Unni » torna ad essere, nei discorsi degli uomini J>Oliticie negli articoli dei giornali, Ja « nobile » nazione, di cui ammiriamo le istituzioni, i monumenti, gli abitanti, alla quale siamo legati da un'antica tradizione di civiltà. Le sagre patriottiche, lo sventolio deUe bandiere, le Canfore-marziali, le messe al campo, cancellano ogni ingrato ricordo. E può seuz"ahro essere ripresa la farcitura dei crani dei giovani con la storia ro– mani ica della « bella guerra », la guerra rivelatrice delle migliori virtù della stirpe, che è la indispensabile premessa di ogni politica nazionalista. JI flagello della svastica' di Lord Russell, ora uscito in traduzione ita– liana, è inconsapevole sassata contro il conformismo che ha creato l'idolo dt>II~ ,e bella guerra ». Ed ha, secondo me, un notevole significato che Lord Rus:i.ell , per pubblicare questo libro, abbia dovuto dimettersi dalla sua ca– rica di magis1rato. Come cousulente delle forze armate dal 1946 al 1951, Lord Russell ha raccoho una ampia documentazione dei crimini di guerra nazisti giudicati dai tribunali militari britannici, e di quesli documenti si è valso per darci un riassun10 che sarebbe, da solo, suificiente a far perdere ogni lede nella bontà degli uomini e nella misercordia divina. Corsi di crudeltà t>er edu– care la gio\·enlù hitleriana; prigionieri di guerra torturati, gettati davanti alle truppe auaccanli per far saltare le mine, adoprat.i dai medici come ca– ,•ie in es1>erimenti mortali; cenlinaia di villaggi dati, per rappresaglia, alle fiamme con gli abitanli; ostaggi massacrati a migliaia (29 mila soltanto in Francia); autocarri a per(eua tenuta per asfissiare i prigionieri durante il trasporto col gas del motore; vagoni piombati, dai <Junli, dopo intermina– bili viaggi, si scaricavano più cadaveri che persone vive; campi di sterminio, con In organizzazione scientifica clelle camere a gas e dei lon:i,i crematori per la « soluzione finale » della questione ebraica; due terzi degli ebrei di Europa, piÌI cli sei milioni di creature umane - secondo i calcoli delle stesse autorità tedesche - assassinate solo perchè colpevoli di appartenere ad un'altra razza. Per J>agine e pagine sono narrati episodi di sadica crudeltì1 1 che danno al lettore un senso di raccapriccio, di angoscia: tortura della vite al capo e alle di1a, estrazione delle unghie delle mani e dei piedi, marehitura delle carni con i cohelli, introduzioni di supposte roventi nelle vagine, evirazioni, crocifissioni, condannati a morte a cui vengono spezzati gli art.i subito prima delle esecuzioni, bambini consegnati alla Hitler Jugend (gioventlt hitleria– na) J}Crgli esercizi di tiro al bersaglio. 1 l.oMoRusS&LL, Il Pagello df!lla sva.,tica, Feltrinelli ed., Milano • 1 voi. di 249 pag. 343

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