Volontà - anno IX - n.7- 1 dicembre 1955

no mlerire ai sindacati per avere l'occasioue di svolgere un'azione anar• cl,icll tra gli O/>C.rai? Primo cli imposlare problemi è 11ecessarioconoscere chiar(ltnenle i dati di esso, le co11di!io11i in cui esso è poslo. Non bisogna, i11na11.zituuo, nascon– dersi cl,<'11umericame11tesiamo pochissimi e che questi pochi <le111ro c,d un complesso industriale come quello ,/ella FIAT, per esempio, subirebbero 11ressio11i. da Iutte. le pari.i. Il 111ovi111e1110 over(lio de.i si11dacttti non è più 11uello prcfascista e u,1110 meno quello di prima ,li quel periodo, in cui bastava lanciare una voce di rivc,ulica::;ionc o 1111 gri<lo rivoill:ionario percl,è trovassero eco nei cuori desii operai, da qualwu,,,e parre <111ella 1;oceo quel grido venis.serQ. I fovoralori erano allora 1>i1ì pronti, più decisi alla lotta. Vecchi operai ,icordano che Malatesta venne portato in, trionfo dai la– vorntori [,110alla Camera ciel Lavoro dove egli parlò ad una massa che non ntr anarchica ,1tt1i problemi, del lavoro. Oggi questo non sarebbe più possibile percl1è tutto è regolato e sottomesso olle volontà dei capi-partito o dei ma11dori11i sùulacali. Il fmwtismo polit.ico /,a seminato la cliffiden::a verso il com.pt ,gno di fovoro che pensa diversamente da sè, ha creato barriere tra gli ,mi e gli 11ltriche nello stesso posto di lavoro sono tenuti alla stessa cateru, e sotto• posti alle stesse in.giustizie. Ed i l'Osidetti simlocoti altro non sono che appendici di J>artiti nei quali chi fa e disfà è il piccolo gru,ppo cli uomini che fa capo at comitato ceutrale direttivo. Chi vive trn gli operai sa che non vi posso,w enere voci contrarie a quelle del comitalo centrale, che la cosidetta democrazia è una pura finzione. T,t una faòbrica o in un'officina la Commi.ssione Interna ,lovrebbe es• sere ,mìtaria e avere come obbiett.ivo lo ,lifesa degli interessi e dei diritti dei lavoratori. I suoi componenti potrebbero e$Sere e no,1.essere iscritti a ,ressw1 si,ulacato e non a1>part.enerca nessun pa,rtito. Così è stabilito nel co111rattodi lavoro. fovece, tutti sanno, che i membri della C. I. appar– tcngo,io tul organizzazioni si11dawli diverse e automaticamente a />arliti di– versi per cui ne nascono delle Ione feroci in seno alla stessti C. I. e che questo si riflette sull'insieme ,legli operai. Chi è nella CGJL 0</ia quelli dello. Ull o ,/ella CISL ed in <1uesteloue e rivalità cli appart.enen::e a cen– trali. o partiti diversi si. clime11tica110 gli. scopi veri ciel sindacai.o. E' ,la te– uer presente che 11.essuno può far parte della C.I. se non. ho ,ma tessera sfrz.. ,focale, ,io,iostante che il co11rrat10di lavoro stabilisca il co11trttrio. L'opem cli « spolitici::;za::ionc » dei sindacati non è facile. Anche se tutti gli anarchici entrassero nei sindacati con l(i decisa volorltà di assu– mere quel duro compito, è assai dubbio che essi pot.rcbbcro arrivare a CO• stituirc dei sindacati aut.ouomi. Crc,lo che si facciano molte illusioni quelli dell'USI. Dentro i sindacati gli w1archici 110n htrmlo libertà di azione; seni.– /Jre essi saranno schiacciati dalle grc11ulicentrali sirrdacali clic non. man~ 372

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