Volontà - anno IX - n.6 - 1 novembre 1955

COL ON I A M. L. BER N ERI S.!.! MA. IFESTATA da più par. ti, in diverse occasioni, il desi– derio che la Colonia 1M. L. Berneri diventi un centro permanente di ra– gazzi. Anche se :fino ad ora ciò, non sembra immediatamente realizzabi. le resta fermo il desiderio e pertan– to la conseguente opportunit.ì. di una preparazione che lo esprima in mo– do fattivo. Anche la colonia estiva potrebbe considerarsi una fase preparatoria della colonia permanente ed un pre– supposto del genere comporta quan– to segue: 1) Preparazione tecnica di" un certo numero di persone che inten– dono dedicarsi al lavoro estivo, me. diante corsi o permanenza iu istitu– ti specializzati dove si auuino siste– mi pedagogici di avanguardia e do– ve sia possibile considerare in via di sperimentazione, metodiche pe– dagogiche utili. Quanto sopra con la premessa che per l'educatore la buo– na volontà non è sufficiente, ma ne– cessita una preparazione. (La dimo– strazione di ciò è data dall'ottimo risultato conseguito daJla Gervasio durante la sua presenza a Casa Se. rena). 2) Sviluppare la discussione scritta in Volomà su problemi pc• dagogici, avviandola sia col dare ri– salto a recensioni di libri e riviste di questo carattere, sia invitando persone qualificate, o comunque in- teressatc all'argomento, ad esprime– re il loro punto di vista. E sopra– tutto, neJla fattispecie, incominciare a parlare del come iniziare la co– lonia permanente. Un preludio a <1uesta discussione potrebbe essere l'esposizione dei criteri che impron– tano In colonia estiva. Secondo noi <1uestapreliminare di– scussione teorica deve mirare a met– tere in chiaro il nostro atteggiamen– to specifico di fronte al bambino, iu modo schematico ma pur sem– pre tale da permettere di rileva., re se, nell'ambito di un nostro at– teggiamento, innegabilmente parti– colare e precipuo nei riguardi dei problemi sociali, scaturisca una for– ma veramente diversa di pedagogia, che tenga conto il p~it ampiamente possibile degli aneliti sociali e dei problemi umani. Una pedagogia in– somma che veramente non sia tale <ruale per passiva eredità storico-po– litica la intendono anche i più mo– derni sistemi pedagogici. Tutto questo non per spingere a– gli estremi una differenziazione po• lemica nei confronti di concezioni pedagogiche già libere e progressive, ma per uua chiarificazione inter-nos in visla di un lavoro pratico da svol– gere. Perchè le considerazioni preceden– ti non risultino generiche, vorrem– mo tentare di esprimere alcune no• 325

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