Volontà - anno IX - n.5 - 1 settembre 1955

3 • conrinua::ione dai nn. I • 2 • J • 4 e for.e ETICA DI BAKUNIN L'ETICA di Bakunin non si ma- ni Cestasoltanto nei diversi aspet• ti del pensiero che abbiamo esamina– lo fin qui. Si può trovare ovunque in tnlla la sua opera. Tuttavia, capita che degli uomini pur avendo le mi– gliori intenzioni siano i più crudeli. Secondo Romain Rolland, Robe– spierre nvrebbc voluto ghigliottinare tutti i francesi per renderli puri. E' così anche di 8:ikunin? Si potrà ricordare tale o tal'altra rrase i111prudcntemente pronunciata, il contenuto infelice del Calechismo del Rivoluzio11ario. Regole ,:,er la co11clo1tc,iel Rivoluzionario, scritto nel 1869. sotto l'ispirazione di <1uel– la straordinaria forza diabolica cl1e era il b"lovaue nichilista Netchaieil. Si potrebbe mostrare t:de o tal al– tro codice di società segreta che egli ha scritto. 1\1a chi studia oggettiva– mente e seriamente Ja sua personali– tZ,,, la sua vita, la sua condotta verso i suoi :unici ed i suoi avversari, sa che se Bakunin era capace di scrive– re e d'imaginare, se non di pensare, ciò che gli ~i rimprovera, egli era in– capace di a1)plicarlo e di farlo. Non sa1>1>iaruoin <1uale misura si può allrihuire <1ucstiscarti della sua opera scritta all'anima sla,•n cd alla sua natura complessa in cui il gran– de fonciullo che egli era diceva ad alta voce o scriveva quello che -immaginava. Di Tolstoi si è detto che pensava ad alta voce, ma non es1)rimeva in quel modo che i tor– menti che elevavano la sua persona– lità, perchè sapeva curare la messa in scena che si acldiceva al suo J >er.so– naggio. Le miJlc suggestioni della azione pubblica e sotterranea, le dif~ fìcoltà, le lotte contro la 1>olizia di J>arccchi paesi per dieeine di au– ni, le situazioni delicate o dispera– te, gli insuccessi, le calunnie, i tra~ dimenti, le diserzioni, tutto ciò può eccitare l'immaginazione <1uando essa è potente e feconda cd abbrac– cla l'infinito cosmo come essa pe– netra tutte le miserie dell' :mima umana. Sotto l'inAuenza di queste circostanze, Ja ragione può cedergli il passo e, per ccce,so di sincerità, nn uomo può commettere )'errore di parlare ad alta voce. Ma se <1uel– lo era l'aspetto puramente negativo e ,•erbale di Bakunin, cerchiamo di non esagerarlo per non rischiare di 1leformare J'uomo reale che egli era, di deformare la sua azione e così an– che il suo pensiero. Era egli sanguinario, violepto, a– l'ido di massacri e di distruzioni? Jn questo caso non avrebbe rinun– ciato alla carriera militare con rm. tenzione di diventare profossore di filosofia. Colui, ciel quale il giornale JJYorwiirl.s, di Basilea, diceva in OC• easione delJa sua morte che egli a- 247

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