Volontà - anno IX - n.4 - 1 agosto 1955

sui patti agrari che suscitavano lo scontento dei contadini; infine una coalizione di sinistre variamente sfu– mate conquistava la maggioranza nel Congresso provinciale di Milnno e il Congresso nazionale giovanile mette• va in luce che le posizioni di « Pro. s1>et1ive))' fatte proprie dalla rivista « Il ribelle e il conformista )) 1 erano condivise da quasi Ja metà della gio. ,,en1l1democristiana. Quando il nuo– vo compromesso <Suipatti agrari con– cluso da Segni accentuò J'opposizio. ne nel Veneto, che ha il suo organo ufficiale nelJo stesso settimanale clel– Je federazioni venete della D. C. (( li popolo del Veneto ))' quando l'ana– Jogo settimanale per la Lombardia << Il popolo lombardo » riprese la cam1>agna contro « Pace e Libertà >1, indice dei cri1eri che ispiravano la nuova segreteria milanese, Fanfani decise che era giunto il momento di a;:::ire,prima che l'opposizione di si– ni1:1trasi venisse coagulando, impe– dendogli di continuare le sue grnncìi manovre demagogico-corporative. li primo provve<limento, determinato dalla partecipazione di giovani D. C. al congresso di Helsinki, si basava su un pretesto propagandisticamente giustificabile; il secondo - pili di– retto - determinò invece reazioni pili decise di quelle che J'on. Fanfa– ui non si attendesse. DeJineata la genesi e lo sviluppo dell'opposizione che Ja segreteria in– tende colpire prima che si rafforzi, non è difficile individuarne anche i Jimiti. La sua 1>osizione è puramen– te politica, propone una soluzione immediata di go,,erno - a1>ertura a sinistra - senza chi:;i,rirne la portata ideologica. La giustHìca, è vero, con no linguaggio di deri,•azioue gram- sciana, che mentre giudica con un certo ottimismo il partito comuni .. sta di ti1>0 nuovo, lontano da quelli che ritiene i miti operaistici e mas– simalistici, forgiato da Toglia1ti, iu. dividua - a ragione - il problema di fondo della società italiana nella mancata inserzione delle masse po– polari in una democrazia moderna ed efficiente, e a questa carenza pen– sa di ovviare sostituendo, aJle for– mule governative di copertura del– l'egemonia borghese, l'aJleanza tra cattolici e socialisti che prepari J']– talia ad essere uno stato di popolo. Evidentemente non c'è contraddizio– ne tra questa posizione e quella di Vanoni e di 1\1attei, alti protettori di « Prospettive )): il primo vagheg– gia una sorta di New Deal italiano, il secondo lotta contro i monopoli 1>erpotersi inserire nel Joro dialogo serrato, e J'uno e l'altro hanno quin– di bisogno cli una pol.itica e di ap– r>oggiclic riducano e che condizioni– no il 1>repotere dei baroni dell'azoto e della elettricità, che oggi gi11<1'ica– no e comandano nello slato e nel go• verno. Il limite de cc La Base » è dun– que di natura ideologica e bene Jo ha individuato la rivista di Melloni e Barlesaghi <e Il dibattito politico,), che sul numero del 27 giugno pub– blica un articofo siglato V. B. nel quale si legge: <C Dalla loro nasci– ta ... questi. gruppi si sono rassegnati ad una azjone di protesta; il fa110 è che non hanno alcuna teoria sulla funzione del partito cattolico, sui rapporti Stato-Chiesa». E il numero successi,•o della s1essa rivista pubbli– ca una lettera di WJadimiro Oorigo, iJ combattivo direttore de « Il popo~ Jo del Veneto>> che mi sembra uno dei più preparati csponcnt! di quc• 157

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