Volontà - anno IX - n.1-2-3 - 1 luglio 1955

la gente pacifica, vi accum~tla l'energia distruttin e crealiva che prepara le rivoluzioni, e le alimenta verio Ja vittoria quando si giuoge a tempi di crisi. 3. Votare è quindi l'alto elementare deUa couser-vazione sociale. E per ciontro l'atto elementare del rinnovamento sociale è, sempHcemente, agire secondo se stesso in accordo con i propri compagni. Le 1>ii1 « democratiche » elezioni assicurano, sia pure con i ritocchi ine– vitabili, la conservazione della struttura sociale presente. I contributi anche minimi di azione diretta, per contro, operano coo– crctamente a preparare una nuova struttura sociale, avviando ]'indisciplina cosciente e la volontaria instabilità che portano un numero sempre mag– giore d'uomini e donne a intervenire, con Ja lotta e la solidarietà associate, nello svolgimento della vita collettiva. 4. I miopi « pratici )> che non sanno vedere lontano, ci incitano ad inqua– drarci come ubbidienti gregari nelle manovre tattiche d'un qualche Par– tito, mostrandoci le riforme tangibili che per tal via si raggiungono. Ci insegnano che è efficace eleggere deputati, votando le Jiste preparate dal loro Partito, perchè con ciò si realizza qualche risultato immediato. Essi non dicono che quando noi ci Jasciamo irreggimentare è inevitabile il co– stituirsi di ca])i di disuguaglianze di predou1iui, fondati sulla nostra mol– teplice passività. Il risultato remoto sarà quindi - al fine di tante vittorie ~pparenti - soltanto un mutamento di padroni e di prigione, invece della liberazione sperata. Non è teoria: è esperienza - dopo quanto è accaduto ù1 Russia. Noi, che siamo « utopisti », guardiamo perciò oltre fa piccola conquista t1'oggi. Vediamo bene che l'azione dfretta - nella fabbrica, nel campo, nel sindacato, nella scuola, nella strada, dappertutto - pare non concluda nulla. Essa è oggi opera o di isolati o di gruppi minimi, dopo una così Junga servitì1: come potrebbe dare di più? Ma è come un seme, che si a(. fidi acl una terra ferLile: germoglia, mette radici e foglie e rami, cresce, finchè iJ piccolo granello diviene un albero. Darà in avvenire i suoi fmtti. I gruppi minimi diventeranno col tempo moltitudini. E saranno moltitu- 76

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