Volontà - anno IX - n.1-2-3 - 1 luglio 1955

AZIONE DIRETTA 1. VOTARE, nominare un «deputato», delegare ad altri il potere di fare per noi, non è mai un atto di volontà. Anzi, è sempre una rinunzia a volere, sorretta dalla speranza che .altri ci prepari risultati efficaci senza no– stro sforzo. E' per ciò che le elezioni sono Ja via per cui il predominio dei pochi sui molti si ammanta di legittimità giuridica, e nulla più. Questo è vero non solo per le elezioni della Costituente, ma anche per le normali elezioni di Parlamenti e di Consigli municipali, per tutti i mec– canismi elettorali che di fatto conducono alla costituzione di corpi legife– ranti, cioè d'un Potere d'alcuni su tutti. Tali nomine di « deputati >1 non l13nno nulla in comune con la neces– sità 1>ratica per cui in ogni lavoro d'uomini associati si designa ciascuno per la funzione che gli compete. Il compito che così si assegna è sempre de– terminato e limitato: ed anche chi dirige in realtà non fa che collaborare, resta legato agli altri dall'operare in comune. I << deputati >l invece ricevono una investitura priva di limiti e[ficaci: essi si separano dai loro elettori ap– pena hanno assicurata la nomina, e nel tempo del loro mandato faranno ciò che riterranno migliore. Si spiega così che i « deputati l) finiscano sempre _per orientarsi verso il bene di pochi, and1e quando partano con la buona volontà del bene di tutti. L'uso dell'autorità è av,,elenante. Chi accetta di comandare - che è ben distinto dal dirigere, dall'indirizzare - si ritrova sempre nel clan dei 1>adroni. 2. L'azione diretta non è soltanto Ja violenza diretta, sparare e pestare. Ogni volta che un uomo o una d.onna compie un atto determinato, condot– tovi dalJe sue idee e dalle sue volontài semr.a interposizione di deputati e senza sovrapposizione di capi, si ha un caso di « azione diretta >l. L'azione diretta si ritrova quindi non solo nei momenti rivoluzionari, ma anche in tutti gli aspetti deUa vita ordinaria. Si realizza in tutte le li– bere iniziative individuali e di gruppo, per il lavoro, per lo studio, per l'a– more, per la lotta. Ed è essa che, potenziando di volontà sempre più forti 75

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