Volontà - anno IX - n.1-2-3 - 1 luglio 1955

ne operaia clte ci ingolfi. nelle rcs11onsabilità e neJle gestioni nazionali sindacali. Comprendo che Je influenze delle lotte passate abbiano il loro effetto neUe mosse di partenza di oggi. E che sia così si vede da] fatto, che anche oggi come prima, g1i uni si rivo]gono a]Ja Conlederazione, gli altri alla U. S. I., ambedue costruite o immaginate dall'aho; come orologio che prende il moto dall'ora in cui si è fermato. Ma se noi compiremo lo sforzo di renderei conto delle mutate condizioni in cui dobbiamo operare, ci lroveremo a perdere i vantaggi di essere )ungimeranti. Voler rifarsi ora :11lesituazioni operaie de) dopo 900, dopo 1914 e del 1922, per ripetere le stesse Iasi, come si trattasse de]]a rimessa in scena di un dramma, è grave errore. E ignorare che si va avanti non per prolungamenti, ma per rinno• vamenti. Ciò che resta immutata è l'Idea, e su questo j) nostro accordo è già constatato nelle premesse delle vostre deliberazioni. Già nel passato noi ci trovammo al solito bivio: o incorporazioni nelle Caserme confede. mli, o autonomia, o scissione. Dico autonomia o scissione, perchè )e dne definizioni non dicono la stessa cosa: autonomia è queHa di nn''associa. zine che se ne sia fuori dei quadri confederali, o ne è espulsa e vive di vita propria, salve le vibrazioni di solidarietà; scissione è il piano prestabilito di gettare le basi per un movimento di intercategoria, che prevede )a s.-issione gcncraJc, vale a dire la divisione in due parti portata in ogni branca, fo ogni categoria operaia. Questa seconda posizione fu quella alla quale si pervenne cJj necessità (clopo tanti sforzi per evitarla, dal 1906 al 1912) <1uando si pervenne a costituire l' U.5.1. (io mi trovavo a1lora in Francia) sotto l'influenza dei sindacaHsti deambrisnni. Si deve tornare a questo pnnto, con marca nostra? Vecchia opinione mia: NO! Prima di tutto, se a <1uesto si doves....i:e arrivare, sarebbe o1ncora una volta dal basso che la cosa dovrebbe essere decisa e non ila nessun gruppo politico a priori; nemmeno da voi che vi proponete - secondo ché vi Jeggo - jn un prossimo avvenire di esaminare la ricostitu.zion,e deU' U.S.J. Secondo la più savia e logica de1le considerazioni, voi avete tutti i diritti di esprimere una vostra opinione sul domani del1a U.S.l. - non avete al• cuna ragionevole autorizzazione morale nè di dichiararla sciolta, nè di dichiararla rinata. Lo stesso principio che voi ragionevolmente applicate alla Confederazione, dovete applicarlo alla U.5.1. che sarebbe un organi • ..mo di intercategoria e per conseguenza inevitabilmente divisionista. Cosa che non è la stessa per i Ierrovjeri o per i marittimi, che non furono mai disuniti col loro movimento iu passato e che si troverebbero nella condi– zione di movimenti autonomi e non « secessionisti », non essendo movi.. men~i abbraccianti più categorie di produttori. Ora io cercherò di esporvi altre ragioni pili generali del1a mia risposta negativa di cui sopra. Secondo me il sindacato nel1a sitnazione che .si prospetta in Itali.a, non 99

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