Volontà - anno VIII - n.12 - 15 aprile 1955

fare tra di noi) e ci sono i vuoti pro– dotti dalla morte. Perciò siamo ri– masti piit in pochi. Ma non dobbia– mo avere paura dei vuoti e delle di– minuzione di nmnero se tulli colo– ro che ancora si dicono anarchici (e sono ancora in molti) capiscono la gravità del momento e prendono finalmente cosèienza delle J>ropric responsabilitlt. Ognuno, abbiamo vi– sto, può assegnarsi un proprio com– pito, ognuno può scegliersi i pro– pri compagni di lavoro, proporre le iniziative che crede buone e coeren– ti con l'anarchismo, ed ognuno che iigisca con sincerit:'1 ha cliritto di fare Jc prOJ>rie esperienze anche se diverse dalle nostre. La strada (e ci dispiace di doverci ripetere così spesso) della prova e dell'errore, deUa J ibera speri1ncntazione è ]a sola che possa essere accenata tra di noi, E il nostro campo di ]avoro è sconfinato. La riovocazione òi <1uesti ultimi dieci anni non sari1 .stata inutile se, pro.fìllando de11e nostre esperienze passate, ci metteremo al lavoro con propositi chiari e raddoppiata vo– lontà di fare. GIOVANNA BERNERI LIBERTA'MA SOLO PERME « Nel Belgio la gerarchia della Chieta can<>lica è a carico dello S1ato: il cardinale rii;eve 398.400 franchi l'anno, <>gnuno dei 9 vescovi per suo conto ahri 318.720 franchi, 43.000 franchi son dati a ciascuno delle mig1i:iia di parroci e 39.600 allo decine di mi– gliaia dei vicari. Le oollatt!rali « spese di culto » sommano, per lo Stato belga, all.!11 bella ('ifra ,li 2.458.000 frnochi per fa Chiesa Cattolicn. Ma v'è di più. In Belgio 1011 vivi,eime le scuole cattoliche-, sotto il noto nome 1\i 1( !ltuolc libere i>. E uli scuole, ne11amcn1c confo11ionali, sono costate allo S1:110 hclg11. nel 1954 una aJ)prezzabile q1101adell'intero suo bilancio: 3.185 milioni. di franchi fil franco belga è circa 14 lire noslre). ilnohre la Chiesa gode d'innumerel-"<>liprivilegi: aut<>mohili gratis, fr:mchigia postale, esenzioni da n1ohe tasse (nd es., j preti cattolici pur esgendo uffìcialmen1e celibi non pagano tasse sul celibato come tutti gli altri), manulenzi<>ni gra1ui1e a d1iet=e e 1•resbi- 1erii, ecc.». Abbiamo ripcr1satoa quetJte note che ci aveva mandato il notJtroamico C. D., dopo tm !!Uoviaggio a Brw,elles 11el 1954, 1',i occasione dei faui di cui tanto si è occupata la cronaca ultimamente, Facciamo notare che la Chiesa cauolica, così democratica, ha cer– cato in Belgio cli Jor::ure la mano alle autorità cm;tituite, violando le regole del gioco parlamentare sol percliè tale gioco 110n le dava pi1ì l favori a cui !!'era c1bituatacon i paswti governi in cui era maggioran::a. Si sa che ir1 Belgio c'è ora, ri.Jultato ,lelle ele:,;ioni politiche, un Co1,-erno in cui non pilÌ i cattolici comar1dano ma i &ocialisti ed i. liberali. L'applic<uione ciel precetto M clai a Cesare ciò cl1e è di Cesllre » avrebbe ,,ufodi, da &ola,dot1uto consigliare le gerar– chie cattoh'cf1eacl azioni legali, a maggior propaga,ula ecc. fovecc ha mobililato i gio- 11llni, ha concentrato ur,a sp4!Ciecli truppe 11ttomo alla capitale, ha lllimentato violente dimostrazioni, insulti al got.-erno, ecc.: proprio al m0<lo dei famigerati «sovvenivi». Ciò dimostra ancora una volta che la Cf1ie!!a è nell'<mimo rotalitaria. Parla di li– bertà, cl1iede libertà, {inchè in pratic,1 cii, !lignifica batter&iper ottenere una maggior potenza per la propria maccl1int1politica. Ma app4!r1u la libertà conclamata minaccia di 11ndarea vantaggio di altri, ol,ibò. 725

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