Volontà - anno VIII - n.12 - 15 aprile 1955

striali ed agrari, i monopoli, i car.. telli internazionali. che estendono la foro influenza, conquistano posizio. ni che avevano perdute, in sostanza occupano il posto lasciato libero dal governo »; e Ruggero Amaduzzi rin– cara la dose e precisa i termini: « i cr111)1>i monopolistici hanno aumen– tato i loro profitti e la loro potenza. Ciò ha consentito un miglioramento di vita ad alcuni settori della bor• gbesia intermedia ed anche ad alcu• ni strali di operai, ma non ha crea. IO nessun miglioramento generale e fondamentale del livello di vita del– In popolazione. Ma questi migliora• menti sono avvenuti attraverso l'e– rosione dei limiti invalicabili con– sentiti dall'attuale struttura econo– mica. Che a questi limiti ci ai avvi– cini lo dimostra l'irrigidimento dei grandi monopoli sul fronte sindaca– le. 11 padronato ha posto il fermo alle retribuzioni dei lavoratori. Que. sto spiega il ritorno del fascismo ne}. Je fabbriche ». Ecco la spiegazione economica di quella che Morandi definisce addiriltura « la Curia bel– luina che possiede il fronte padro. nale ». Ebbene si giunge ai mezzi con i quali fronteggiare l'involuzio– ne in atto, per impedire alla D. C., giunta al bivio, di imboccare la .stra– da di Gi1 Robles, il Congresso perde ogni capacità di analisi, sia pure frammentaria, per abbandonarsi al genericismo piit sconcertante. Alla « Curia belluina » Morandi oppone « impegno, iniziativa, assunzione di res1>onsabiJità, slancio alla base»; cioè parole. E Nenni proclama che « .sappiamo che è molto difficile vin• cere Je resistenze degli interessi CO• stiluiti, anche quando le rifonne so– no ben malurate nell'opinione pub– blica, ma si può Carlo e per farlo occorre il concorso vigoroso deJle masse popolari ». Come si traduca, in quali atti, in quali manifestazio– ni, « questo concorso vigoroso », Nenni non l'ha aggiunto ed il Con– gresso di Torino non lo ha deciso. Soltanto Caslagno e Sahatini hanno esaminato con una certa profondità le conclusioni da lrarre -dalla scon– fitta della C.G.I.L. alla F;a, e se Nenni si era limitato a dire: « Chie– diamo che l'inchiesta parlamentare (sui soprusi nelle elezioni per le commissioni interne) si compia ra– pidamente e col necessario rigore. Consideriamo Ira i nostri pii1 urgen– ti compiti del 1>artito contribuire con ogni mezzo a rinvigorire la re– sistenza operaia sui luog[1i Slessi di lavoro », Castagno non esita a d.irsi « notevolmente scettico sull'efficacia della nuova inchiesta » e Sabatini cerca di dare una definizione ai mez– zi per rinvigorire la resislenza: « si propongano Jeggi per il rfoonosci– mento giuridico delle commissioni interne, per permettere a questi or– ganismi il loro (unzionamento, si rifacciano leggi per il riconoscimen– to dei contralti di lavoro, si fermi ]a mano alla manovra sui licenzia– menti individuali ». Così Castagno ha sfiducia nell'azione de] Parla– mento, $abatini suggerisce leggi che appunto il Parlamento dovrebbe vo– tare, e Morandi, pur ribadendo che « solo per una parte, e non sempre ]a più importante, la politica si fa nelle au]e parlamentari ... deUe vel– leità del fascismo non si viene n capo nelle Camere, poichè il fasci– smo è oggi annidato nelJe fabbriche, sui luoghi di lavoro, nelle organiz– zazioni J>adronali, e là deve ~ssere sgominato », oppone al « fronte pa- 685

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