Volontà - anno VIII - n.10 - 15 febbraio 1955

IN DJVIDU ALISTI l~o scrillo cl1e 5eguc è /011dato forgamente su un libro a1,11a1·.Jo ,li recente in Americo: « Men against thc Siate». di J. J. Martin, edizione Adrian Allcs As.,ocUILes, De Kalb, Illinois, I voi. di pagg. 299 con eSU!!labibliografia ed Indice. L'Autore affronla il mo argome,uo da un punto di vista molto accademico (vi sono 1100 noie, i11 media più di 5 per pagina) e scrive in modo CO.JÌ freddo cli.e il libro (una tC!li di dottorato) non è 1,ia– cevole do leggere. Eppure il .mo soggello è talmente affrucinan1e, cd è tra/lato con wl1• pro/ondùà, che lo raccomando .re11w csiuuioni a cl1iunque abbifl paz.ien::a di $C(lt/aT" in e,so. Il dr. Martin. par abbia ca,uidcrato ogni cosa .u:ritta ci'rca il movimento onarcl,ico individuafi_,·,a del Nord America e le sue figure nu,ggiori e molle anche delle minori. d11 }osiah. Warren fino a Bcnjamin Tucker, 4!fl ha /allo un lalloro ammirevole dt e.spo.sizionl' delle loro idee e della storia del movimento. E ' MOLTO PROBABILE che la scuola individualista dell'anar– chismo sia poco familiare per colo– ro che son giunti aU'anarchismo al– traverso la via di Kropolkin 1>ar– tendo da qualche varietà di marxi– smo, il che credo possa dirsi della ma~gior ,,arte degli anarchici che oggi. sono ancora cinquantenni. Le baruffe settarie tra anarchici. comu– nisti e gli anarchici individualisti durante i due ultimi decenni del se– colo scorso hanno agito nel senso di togliere all'individualismo una con– siderazione adeguata da parte dei successori dei comunisti. t un gran 1>eccato, perchè vi son molte ragio– ni J>Cr raccomandare ]e idee degli individualisti: il loro rigetto dello Stato è certamente cosi netto e com– pleto come quello degli anarchici comunisti, ed il modo con cui af– frontano i problemi deHa ricostru– zione delJa società è in molti. sensi piì1 ()ratico e più con i piedi sulla terra. 548 Quasi tutti ·i migliori anarchici in– dividualisti erano rappresentativi di un tipo che ora è virtualmente e– stinto in America, a] punto da far parere incredibile che sia mai esi. stito. Essi erano « radicali » per pu– ra convinzione intellettuale, senza aJeuna trac('ia della scnlimentalitit o della inquieta psicologia che ha a– vuto cosi gran parte nel radicalismo contemporaneo. Nell'insieme essi hanno fonzionato con successo cd anche rispettabilità entro il quadro del capitali.sino americano del di– ciannovesimo secolo. Warren era un inventore, Spooner 1m avvocato, Tu– cker pubblicava riviste commercia– ]i - eppur le loro idee er:ano soli– damente Tadicali e può dirsi che di– vennero più intransigenti via via che progredivano nell'età. Spooner, per esempio, cominciò come un av. vocato abbastanza convenzionale, che però sentiva come la Costitu– zione fosse manipolata a beneficio di particolari gruppi d'interessi,

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