Volontà - anno VIII - n.10 - 15 febbraio 1955

polo. E intanto la paura di Brcnan deve essersi di molto accresciuta se è stato spinto ad affermare che in Spagna « i vari abusi SOllO nella maggior parte scomparsi ,>. Dopo tutto <1uesto bisogna pur di– re le molte buone qualità di questo Iibro, che aiuta assai francamente a conoscere lo stato attuale del po• polo spagnolo, le sue miserie, i suoi timori, 1e sue aspirazioni. B. vuol bene al 1)0polo spagnolo. Si capisce chiaro da come narra i suoi frequenti incontri con la pove– ra gente, con i fatti e le sit.uaziqni dolorose che affiiggono il popolo da cui sempre trae occasione a rifles– sioni umane, a rilevarne le cauSP. Qualche volta, forse, 1 ra:,pare trop– po J'inteHettuale che cerca materia– le per elaborazioni letterarie, ma nel fondo si ritrova sempre un'ade– sione spontanea e cordiale alla vita che descrive. Tornando in Spagna B. si ern pro– ()0Sto di raccogliere in un diario i suoi incontri. E come diarista dà prove di essere abilissimo. Le sue notazioni sono sempre chiare, sem– pre tendenti a mettere in risalto una situazione umana, a cercare i valo– ri dell'uomo e a graduarli nella sca– la della società spagnola: in basso le classi dirigenti corrotte; sempre più in alto i ceti più poveri, la gen– te miserabile che aspira a una con– dizione di vita meno schiavistica. Qua e .là si sente che chi scrive è un uomo abituato a vivere in un cer– to cJima, a Irati.are in un certo am– biente, con una certa mentalità geo– graficamente determinabili. Un uo– mo, per intenderci, dell'era vittoria– na, ma non tanto legato a quei fili che non gli consentano di essere uo- mo moderno 1 di oggi, dell'età di Auden, di Eliot e di Orwcll. l\fa ciò che più immediatamentP colpisce in <1uesto libro è }'occhio che indaga, che scruta e coglie at– tento e tramanda nella memoria per l'ulteriore elaborazione da cui sca– lurisce il giudizio. Per esempio: « Il valet de chambe stamattina si i~ fermato a chiacchierare con me. Appartiene a un tipo e a una cnt.e– goria che era assai commi.e un se– colo fa in Europa, ma che oggi, è quasi del tutto scomparso. ·Vale a dire, è stato cameriere e hombre dc confìanza di parecchi titolati. Le .me storie sono interessanti e hanno un piacevole sapore settecentesco, tra. il marchesi rw che si rovinava col. gioco o con altre stravaganze, il vec– chio duca che preferiva rinunciare a trarre tesori dalle sue terre piutto– sto che spendere un centesimo per migliorarle e gli intrighi d'amore in cui egli agiva da intermediario )1, Sembra che egli faccia una descrizio– ne qualsiasi senza nessun riCerimento concreto. Ma negli strati della sua coscienza opera qualcosa che altre "·alte lo ha colpito e indibrnato nella misura della giustizia spagnola, ed ecco allora farsi davvero reale -il ri– ferimento al << vecchio duca che pr<'– feriva, rinunciare a trarre tesori <fol– le sue terre, piuttosto che sperulere un centesimo per migliorarle ... )). Riferimento che non poteva pili sor– gere in Inghilterra o in Francia, C• sempigrazia, ma soltanto in Spagna. In quel clima e in quella terra. È un riferimento che ci porge imme– diata la fonte dei molti mali che o(. fendono il popolo spagnolo. Questo j)Opolo nobile, altero, dritto anche nella sventura, che sopporta con e– stremo disagio le catene che i. poli. 573

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